Autore originale del testo: Alessandro Gilioli / Giovanna Ponti
Oggi l’Osservatore romano, il giornale ufficiale del Vaticano, apre sulle condizioni disumane in cui si vive e si muore a Gaza. A Manfredonia il vescovo ha detto che Gaza è un campo di concentramento. Il patriarca cattolico di Gerusalemme è intervenuto sulla tv della Chiesa per definire una “catastrofica vergogna” quello che sta succedendo a Gaza.
Tra le tante cose stranianti di questi giorni c’è il fatto che i cattolici sembrano rimasti quasi gli unici a denunciare con cocciutaggine una tragedia umanitaria, sanitaria, sociale, idrica: continuata nel tempo e dovuta non a un terremoto o a un’inondazione, ma alla mano degli uomini, di un esercito, di uno Stato.
“Quasi” gli unici perché a denunciare il massacro quotidiano sono anche i pro-pal, più una parte dell’associazionismo e della sinistra meno moderata, certo.
Ma quello che sta accadendo non è cosa che dovrebbe appartenere solo ai filo-palestinesi: riguarda – dovrebbe riguardare – tutti e tutte. Senza distinzione di partito, di ideologia e nemmeno di visione politica rispetto alla situazione mediorientale.
Dovrebbe gridare di rabbia – o almeno non nascondersi sotto un tappeto – anche o soprattutto chi ama la storia del popolo ebraico e il suo diritto a vivere in sicurezza in Israele.
Dovrebbe gridare, e con la stessa foga, chi con ogni ragione lo ha fatto dopo il 7 ottobre per le persone innocenti uccise e rapite in quel giorno.
Invece, pro-pal a parte, a gridare sembrano rimasti solo i cattolici.
Chi come me non è cattolico – e ha anche una visione piuttosto equidistante e molto sfumata sul conflitto israelo-palestinese – è quindi totalmente privo di rappresentanza e di compagnia di fronte ai massacri, allo sterminio, all’inferno provocato da esseri umani su altri esseri umani.
Grido quindi qui da solo. Grido contro la disumanità in corso.
Se vi è possibile e se vi sembra giusto, fatelo anche voi.
Giovanna Ponti
Il racconto del medico donna americana che è stata a Gaza fino al 23 marzo, corredato da filmati che lei stessa ha fatto e trasmesso da Formigli, è stato terribile.
Tutte cose che sappiamo, ma vederle mi ha davvero provocato una sofferenza insopportabile.
E Netanyahu che gira per il.mondo liberamente.
E nessuno in Europa che spenda ufficialmente parole di condanna o proponga qualche iniziativa per influenzare lo svolgersi di una terribile pagina di storia di questo periodo.
Io davvero non mi capacito.
Spengo, Renzi proprio no e neppure i dazi e tanto meno il ri’armo europeo per difenderci da un ipotetico pericolo di aggressione russa.
Che vergogna di persone siamo!
Due pesi, due misure.
Uno schifo!