I truci e il destino della scuola

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
I truci e il destino della scuola
Stiamo attraversando una fase difficile e complicata. La maggior parte del Paese ne è consapevole e opera di conseguenza. Il passaggio che abbiamo adesso davanti è il più irto di difficoltà. La riapertura della scuola, in tempi di Covid, è l’ostacolo più complesso e apparentemente insuperabile. Non basta la consapevolezza delle difficoltà, che è già molto diffusa, ma anche un impegno estremo che traversi tutte le componenti politiche e sociali. Solo con un senso forte di comunità è possibile far fronte alla sfida. Sfida che non sarà facile e che produrrà molti stop and go e molte interruzioni speriamo solo locali, temporanee e circoscritte. Si navigherà a vista e sarà davvero complicato fare didattica in modo normale.
Eppure, in questa situazione di drammatica criticità, ci sono quelli che chiedono la sfiducia del ministro, che intraprendono le loro minuscole battaglie personali, che soffiano sul fuoco, che cercano miserevoli consensi elettorali. Non saprei come definirli, fate voi. Sono nella piena legittimità certo, la democrazia è questo. La gravità di questo atteggiamento di lucro è tutta morale, e riguarda il senso comune, della collettività, della comunità. Ballano sul lavoro di tanti, calpestando l’impegno di milioni di persone. Tentano di incamerare facili consensi mentre attorno c’è chi lavora indefessamente alla riapertura. Nulla di nuovo, certo. Ma stavolta lo spettacolo è particolarmente truce. La scuola è l’ultimo dei loro pensieri, anche in tempi normali. L’importante è non dimenticare con chi abbiamo a che fare.
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