
I GIGLI DELLA MEMORIA – di PATRIZIA TOCCI – ed. TABULA FATI
di Marta D’Agostino Tortorella
Ho letto un bellissimo libro corale, scritto da alcuni sopravvissuti al devastante terremoto del 6 aprile 2009 (55 testimonianze) e da Patrizia Tocci. Si chiama “I gigli della memoria” con post-fazione di Paolo Rumiz. Se ci siamo dimenticati l’Aquila e quei terribili momenti, se non proprio abbiamo riso per le scosse o per l’assurdo G8, ma abbiamo dimenticato le assoluzioni dei tecnici che hanno sottostimato il rischio di quello sciame sismico è ora di prendere questo libro in mano e addentrarci su un vissuto comune agli aquilani: la scossa che spesso è sentita come le braccia di un gigante e ha voce di boato. E la sorpresa di essere vivi, nonostante tutto. E la ricerca dei propri cari, i contatti, il coraggio di ritornare nelle case sfigurate dal sisma per raccogliere qualcosa di utile. Dobbiamo riaprire le nostre menti di italiani a quella terra martoriata, scomparsa dai telegiornali,dimenticata. Dobbiamo chiedere che L’Aquila ritorni a essere una città viva con qualche “Giglio della memoria” in più. I gigli della memoria probabilmente erano degli ex voto per il terremoto del 1703. E sono il simbolo di una città che non vuole dimenticare, ma vivere una normalità fatta di ricostruzione, di ritorno alle proprie case e alle proprie consuetudini.


