di Elena Ve – 5 giugno 2017
C’è molta attenzione al tema dell’abbattimento della barriera del roaming a livello europeo, che sta partendo proprio in queste settimane, ma anche sul versante delle offerte per la casa la situazione sembra più favorevole ai consumatori: insomma, non ci sono scuse più scuse per non navigare online.
La Rete veloce a casa. Iniziamo proprio dal versante domestico, ambito particolarmente importante per chi ha necessità di lavorare attraverso la Rete dal computer di casa o, quota sempre più ampia, anche per chi invece utilizza il Web per intrattenimento, grazie all’offerta di svago o di piattaforme video come Netflix. Ebbene, se una volta per navigare era necessaria l’attivazione di una linea telefonica fissa, grazie alle nuove compagnie come Eolo è possibile ottenere Internet senza telefono e ad alta velocità, con prezzi competitivi e connessione stabile.
Addio roaming. Come dicevamo, poi, la vera novità nel settore delle telecomunicazioni riguarda la decisione del Parlamento Europeo di abolire in modo ufficiale e definitivo il costo del roaming nei Paesi dell’Ue: questo significa che gli utenti che utilizzano il telefono mobile all’estero non dovranno più pagare i costi del “sovrapprezzo” che invece prima erano particolarmente salati.
Buone notizie per i turisti. Al fine di rendere più semplici le comunicazioni e gli spostamenti dei cittadini UE, l’Unione ha infatti deciso con forza di applicare il cosiddetto roam-like-at-home, che implica appunto l’azzeramento dei costi extra relativi alla possibilità di “appoggiarsi” alla rete di un operatore telefonico della nazione in cui ci si trova. Tradotto ancora in termini più semplici, questo significa che dal 15 giugno sarà possibile utilizzare il proprio smartphone in tutti i Paesi UE come se si fosse in Italia.
Niente roaming anche in Gran Bretagna. A breve, dunque, i viaggiatori non avranno sorprese se si trovano a utilizzare smartphone e affini in ben 28 Paesi dell’Ue, tra cui anche la Gran Bretagna: è stato infatti ufficialmente comunicato che, nonostante il processo della Brexit, anche nel Regno Unito “dal 15 giugno saranno aboliti i costi del roaming”, un intervento di cui beneficeranno anche i cittadini britannici, ma bisogna aggiungere che “dopo la Brexit dipenderà dai negoziati”, come dichiarato dal vicepresidente della Commissione Ue al mercato digitale, Andrus Ansip.
Cade anche il geoblocking. Ansip ha anche aggiunto che lo stesso ragionamento si applica anche alla portabilità dei contenuti e al geoblocking, altra importante novità nel settore delle telecomunicazioni all’estero: oltre a telefonate e pacchetti dati, infatti, ci sarà una grande rivoluzione anche nella fruizione di servizi in abbonamento sottoscritti nel Paese d’origine. In pratica, gli abbonati a piattaforme di intrattenimento online come Netflix, Spotify, Amazon Prime o pure le versioni italiane di SkyGo e Mediaset Premium Play non avranno più limiti all’utilizzo dei servizi, che saranno dunque disponibili in ogni Paese dell’Unione e non solo in quello dov’è stato sottoscritto.
Niente più barriere. Fino a oggi, come ben sanno i viaggiatori “abbonati”, una volta superati i confini nazionali si bloccava anche l’utilizzo del servizio; nelle scorse settimane, infatti, il Parlamento Europeo ha definitivamente cancellato la barriera digitale del geoblocking, avvantaggiando la libera circolazione dei contenuti online. In realtà, questa riforma non dovrebbe entrare in vigore prima del 2018, e tra gli altri “vincoli” c’è quello temporale (ovvero, la fruizione dall’estero è limitata, legata ad esempio a una vacanza o a viaggi di studio o di lavoro, e non dunque per trasferimenti più lunghi).
Doppio passaggio chiave. Insomma, dall’anno prossimo entrerà a regime non solo la rivoluzione del roaming, che abbatterà i costi di collegamento alla Rete dall’estero e quelli legati alle telefonate, ma sarà anche possibile visualizzare contenuti on demand quando siamo in viaggio. Buone notizie, dunque, per i turisti più tecnologici.


