Sinistra, meglio una lista policroma che un’ameba

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini – 1 agosto 2017

Pensierino insonne. Ancora liquidità e leggerezza ? Attenti a non rompere perchè c’è un mucchio di gente che ha già dato.

Il problema non è il livello di liquidità che Insieme intende darsi. Per quanto mi riguarda può scopiazzare a piacimento tutte le baggianate internautiche e comunicative che vuole. Il problema è piuttosto la fastidiosa insistenza con cui Pisapia e il suo entourage chiedono che si sciolga chi ne fa parte.

Federare significa mettere insieme forze, corpi, soggetti, identità. Il fatto che oggi la sinistra si presenti come un composto irrelato di residui, per la storia di sconfitte e amputazioni che la riguardano, non toglie nulla alla loro necessità. Non si può che partire da quel che c’è.

Semmai se Insieme deve darsi un timbro questo dovrebbe sintetizzarfsi in un invito all’auto-organizzazione dal basso. Bottom up. Organizzatevi per voi stessi e poi vediamo come darci una rappresentanza per tutti.

Non si può denunciare l’annichilimento dei corpi intermedi come una malattia e poi farsi prendere dalle suggestioni palingenetiche e astrattiste della liquidità politica.

L’aver trasformato una categoria critico-metaforica nella lettura della società – la liquidità baumanniana – in una forma di adeguamento organizzativo è una delle idiozie che ha decretato il fallimento del Pd.

Bisognerebbe anche smetterla con quella tesi che imputa la crisi alla cd. ‘fusione fredda’. Il limite fu proprio voler ‘fondere’ le culture politiche riformiste invece che farle vivere e confrontarle in un contesto organizzativo comune. Il risultato è stato una pudicità imbarazzata che ha portato all’amputazione ideologica. Una iconoclasi, un azzeramento che ha spianato la strada a tutte le mostruosità che son venute.

Da un punto di vista strettamente tecnico Il web conta moltissimo nella diffusione dell’informazione ed anche nell’aggregazione di comunità di opinione, ma non può surrogare l’organizzazione politica come tale. Le stesse fortune grilline non si devono al web (solo un brand pubblicitario) ma alla capacità di suscitare grandi rappresentazioni di massa su parole d’ordine. Emblematici i grandi comizi di Grillo nel momento in cui Bersani si era ritirato a chiudere una campagna elettorale all’insegna del pressapochismo (un po’ di questo un po’ di quello) dentro un teatro.

Perciò piuttosto che sciogliere Mdp in Insieme (mandando a ramengo un mucchio di gente lì arrivata perchè disgiustata dalla politica liquida) sarebbe il caso di chiedere ai post-ulivisti, Pisapia and company, di organizzarsi assumendo anch’essi forma concreta anzichè impalpabile.

La stessa lista arcobaleno non ha fallito a causa del suo modo composito, ma perchè il ciclo politico, segnato dall’ennesimo fallimento del governo dell’Unione anche per le cattive prove della cd. sinistra radicale, inclinava in un certo senso. Oggi le condizioni sono mutate.

E comunque se non si può far diversamente meglio una lista policroma che un’ameba.

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