Anderlini: fossi il giovane leader delle sardine starei attento a frequentare il teatrino dei talk show

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Fausto Anderlini

di Fausto Anderlini

Evitare i rapporti a rischio se non muniti di profilattico

Come ho richiamato fin dall’inizio le masse ittiche dilaganti nel paese hanno corrisposto a un bisogno di iconoclasi. Azzeramento necessario per concentrare tutta l’energia simbolica su si sé, come corpo vivo e sensibile. Una massa orizzontale, senza liturgie gerarchiche e verticalizzate, uniformizzata attorno al proprio comune denominatore. Scabra e ascetica quanto spontanea e conviviale.

Giustamente Beppe Grillo (che della materia se ne intende come dimostrato dalle formazioni di massa fisiche che seppe mobilitare nel momento clou della campagna del 2013) vede nelle sardine un movimento di profilassi pubblica, igienico-sanitario.

Infatti il vero elemento scatenante è stata la frustrazione a lungo compressa nella solitudine deile case sotto l’imperversare di una inaudita intossicazione mediatica.
Un dispositivo totale coinvolgente ogni media: televisione, carta stampata, social network. Un dispositivo che ha agito in forma dispiegata a partire dal Marzo 2018 e che è tuttora in esercizio. Basato su un’unica narrazione: Salvini come unico interprete della volontà popolare. Dapprima come leader di governo e poi come leader di una opposizione destinata a rientrare trionfalmente al potere. Il governo Conte come una accozzaglia trasformistica, pavida, debole, mossa dall’unico intento di procastinare la propria fine e far durare i propri privilegi. Con una sorprendente convergenza dei tronisti ufficiali sia di destra che di ‘sinistra’. Si è così manifestato un vero e proprio regime mediatico.

Un teatrino basato sull’assemblaggio di molteplici elementi virtuali e virali: filmati, montaggi, sondaggi, video, talk show, telegiornali. Tutti volti a restituire l’idea di una destra possente e di un Salvini onniprensente. in rappresentanza di un popolo infine riunitosi come nazione e schiumante di rabbia fuori dal palazzo.

In apparenza pezzi di realià.documentati come analisi, in realtà un combinato disposto virtuale. Una vera e propria profezia autoavverantesi. I media televisivi hanno raggiunto forme inaudite di impudenza in una corsa a superarsi di tutte le famiglie, dalle reti mediaset a la 7 per finire con la Rai, il cui organico riflette l’impronta giallo verde delle origini e anzichè sottomettersi (come secondo tradizione) al nuovo esecutivo mette in conto il ritorno a breve del nuovo padrone assoluto. Tenendo viva l’attesa dell’uomo forte e del grande risolutore.

Le trasmissioni politiche sono diventate chiacchere da bar affidate a una cerchia sempre uguale di presunti esperti, commentatori, conduttori, giornalisti e direttori di giornali. Questi ultimi sino all’ossessione. Una congrega di ubriachi che recitano tutte le parti in commedia, facendosi le domande e rispondendosi, passando dagli editoriali alle cronache televisive, ai dibattiti e sinanche alle trasmissioni di varietà. Una vera e propria casta onnipresente e unita, malgrado il gioco delle parti, da una intima solidarietà. Si va a letto tardi che sono lì e li si ritrova all’alba per proseguire per l’intera giornata. A un certo punti vien da domandarsi se non siano ologrammi, visto che non dormono, non mangiano, non hanno altra vita. E cacano, Cacano solo. Sullo schermo. Trasformando la vita degli spettatori in un cesso.

Le masse ittiche sono insorte in seguito a questa dismisura. Nell’unico modo efficace possibile. Come realtà fisica di contro a quella virtuale. Come silenzio riflessivo contro il vocio. Come compostezza contro la sguaiataggine Se queste masse sono un movimento il suo significato e di tipo antimediatico.La massa democratica reale come contro-informazione.

Per questo fossi nel ragazzo starei attento a frequentare con troppa assiduità il teatrino di questi farabutti. Malgrado il buon rendimento del suo aplomb semplice e scanzonato e più in generale della sua faccia pulita, il rischio d’essere fagocitato come una figurina al tavolo degli ubriachi è reale. Si fa presto a superare la dismisura e a trovarsi dopati in men che non si dica. I media parlino delle sardine, meglio ancora se male. Ma si eviti di parlare nei media e attraverso i media. Con questi media. Questo comandamento è del resto assolutamente conseguente all’esalogo dichiarato sulla piazza romana.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.