“Coraggiose insieme” – L’endorsement per Elly Schlein candidata con Bonaccini in Emilia Romagna

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Globalist
Fonte: Globalist

Non è vero che le donne non sanno fare squadra ed essere solidali. Lo testimonia anche questa campagna elettorale in Emilia Romagna. Più di 470 persone ieri, al Teatro Testoni di Bologna, per la serata “CORAGGIOSE, INSIEME” che ha visto alternarsi sul palco, nell’ordine, la scrittrice Michela Murgia, Daniela Guercio (insegnante), Annalisa Corrado (co-portavoce di Green Italia), Marilena Grassadonia (attivista LGBT) Anna Falcone (giurista) e Rossella Muroni (deputata e già Presidente di Legambiente).

Strette assieme in nome di una politica che deve ripartire dallo sguardo delle donne, dal loro modo di fare squadra per mettere in rete le competenze, sviluppando e scambiando saperi e talenti. La politica dei passi a fianco, delle donne che non stanno un passo indietro a nessuno. La politica che mette al centro i reali bisogni delle persone che sono anche al centro del programma di Emilia-Romagna Coraggiosa: aria pulita, casa, lavoro dignitoso, uguaglianza nei diritti e nelle opportunità. Arriva così un ulteriore endorsement dal mondo della politica e della cultura per la lista capitanata da Elly Schlein, dopo quelli di Max Collini, Fiorella Mannoia, Andrea Segre, Modena City Ramblers e Francesco Guccini che si sono uniti a quelli della buona politica di Pietro Bartolo e Fabrizio Barca. L’evento ha destato grande entusiasmo e curiosità, e richiamato un numero esorbitante di persone, ben oltre la capienza del teatro, tanto da dover predisporre una sala adiacente per la proiezione dell’evento in streaming perché tutti.

“Sono qui in trasferta: quasi quasi per me questa è politica estera – ha esordito Michela Murgia – Non mi sono mai spesa per una elezione in territorio italiano ma sono convinta che questa lista non sia soltanto la lista delle coraggiose, ma delle più coraggiose perché porta i temi del futuro: l’ecologia, i diritti, la parità. Credo che Elly si sia esposta con molta forza tanto da far sperare a persone dichiaratamente di sinistra di poter andare dentro l’urna senza dover chiedere a se stessi e a se stesse un compromesso. E ancora, attaccando la Lega – “Come sta governando la Lega? Siamo in esercizio provvisorio, abbiamo tutti gli investimenti bloccati. Son venuti, la gente ha detto bisogna cambiare, ma dipende in cosa cambi. Il cambiamento è buono se è un cambiamento di “senso” e non solo di “consenso”. Qui, il senso, avete veramente l’opportunità di toccarlo con mano. Ve lo posso dire da sarda: siete ancora in tempo per salvarvi e avete la libertà di poter andare a votare una persona pulita che non vi faccia vergognare e che abbia anche un respiro, con la propria personalità, la propria storia politica e il proprio carattere per promettere qualcosa non solo all’Emilia-Romagna, ma anche all’Italia.” E ancora sulla situazione dell’Emilia Romagna e dell’Italia: “Per quanto ci si possa sentire forti vi assicuro che la battaglia è dura. C’è chi sta battendo in paesi cercando gli indecisi, chiamando le paure una dopo l’altra per nome e mettendole a rosario. Quello che bacia è un rosario di paure, non di pensiero. Il trucco dell’uomo forte che è dietro a una comunità necessariamente debole, ma voi non lo siete. Da forti che siete, dateci una lezione perché si possa guardare a questa regione come al territorio da cui può rinascere un’altra visione di Paese”. Questa nuova visione d’insieme è stato il filo rosso degli interventi che si sono succeduti in cui è stata sollevata l’imprescindibilità di una politica centrata sulle soluzioni concrete, non sulle chiacchiere propagandista. Fra i temi sollevati: il rilancio dei finanziamenti per la scuola e i servizi pubblici, in un’ottica aperta, pluralista e di genere; la riconversione energetica e la lotta ai cambiamenti climatici, la qualità della rappresentanza e della democrazia, il ruolo e il contributo essenziale delle donne, che sono la chiave di volta per trasformare una società chiusa e stantia in un Paese moderno, pluralista e libero in idee e diritti.

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