L’Europa dei sovranisti e l’altro valzer dei patrioti
Ai britannici usciti dal Parlamento Europeo cantando il Valzer delle candele, sono subentrati i deputati provenienti proporzionalmente da altri Paesi. Tra questi un tale Vincenzo Sofo, leghista, talebano e sovranista, nonché fidanzato di Marion Le Pen. La Brexit ha partorito anche questo, un afflusso di antieuropeisti sugli scranni europei. Sofo si definisce, peraltro, un ‘patriota’, alla faccia dell’uso ambiguo ed equivoco del termine che si fa a destra e a sinistra. Smuovendo ragioni per lo più economico-sociali e, peggio ancora, di consenso bruto, si è colpita la trama dei rapporti politici che garantiscono l’unità europea, e si sta lacerando il tessuto di democrazia e di relazioni garantite dal consesso istituzionale.
Il metodo populista trasferito all’interno della trama europea delle mediazioni istituzionali, sta generando mostri politici, spesso Frankenstein etico-culturali che propongono nazionalismo spicciolo in cambio di qualche voto rabbioso. Pagheremo prezzo e già lo stiamo pagando. La politica non saprà più cosa rispondere alla rabbia sociale, ma si preparerà solo a cavalcarla prima, per poi sedarla con le mazzate del governo nazionale. Magari prodotte da un’alleanza fascio-leghista benedetta, immancabilmente, pure da qualche ‘comunista’ o ‘socialista’ nazionale, o nazionalista che dir si voglia.
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Indecenze
Non ci credevo, ma su fb circola gente (più a sinistra di tutti eh!) che avrebbe preferito, sotto sotto, che vincessero i fascisti, piuttosto che il centrosinistra e le sardine. Perché così gli sarebbero tornati meglio i conti. Scambiano la vita delle persone per i loro risentimenti personali e le loro angherie. Non lo dicono apertamente (ma non se ne vergognerebbero nel caso), ma fanno di tutto per fartelo velenosamente capire. In fondo i leghisti sono patrioti, no? Ed è questa la cosa davvero indecente.


