Autore originale del testo: vecchia talpa
Url fonte: http://vecchia-talpa.blogspot.com
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400 nomine in 75 partecipate: da Eni a Poste e Mps, tutte le poltrone da spartirsi in poche settimane.
Il sistema partitico viene legittimato dal voto degli elettori che da loro legittimità ad esercitare il potere contro ogni dettato Costituzionale. La costituzione non dà al “sistema partito” nessun appiglio per decidere delle nomine in tutto il sottosistema. Il potere è basato sulle nomine. Più ogni fazione e componente partitico nomina suoi amici e fedelissimi più potere acquista e detiene e questo fa sì che il proprio potere possa riprodursi e perpetuarsi.
La lotta fra le diverse componenti del sistema partitico, lungi dall’essere fatto di ideali, di valori contrapposti, è fatto solo dal ritorno che il sottobosco del sottogoverno garantisce loro.
E ripeto tutto in dispregio e contro i dettami della Costituzione.
E tutti i partiti dichiarano con una sfacciataggine impressionante, che la loro lotta è quella di mettere fuori i partiti da dette nomine, che gli enti, la partecipate, il sottogoverno deve essere scevro dai partiti. Ma non dicono che si riferiscono agli “altri” partiti.
Gli esempi, se solo si aprissero gli occhi, salterebbero come un fulmine a ciel sereno.
E’ il sistema gerarchico del medioevo, Ogni RE aveva i suoi vassalli, valvassori, valvassini e tutti il resto erano servi della gleba. Ogni vassallo nominato dal Re aveva e sue corti, le sue terre il suo piccolo impero. e disponeva di esso per il piacere suo e del suo Re!
Solo che il nostro lo chiamano sistema democratico, perché i re si alternano, quando si alternano e sono più di uno e si spartiscono il regno. E si da ai servi della gleba l’illusione di essere loro a decidere!!!!


