Quelli che si ammucchiano, scambiandolo per libertà
Penso ai negazionisti del Covid, a chi dice che gli è stata tolta la libertà. A chi l’ha scampata e oggi si sente invincibile. Penso a chi oggi fa le pulci al governo perché, quando c’era da chiudere, ha chiuso senza guardare in faccia nessuno. Penso a chi ha preso sgravi e aiuti, e se ne lamenta pure. Penso a chi crede che l’attuale risultato (poche centinaia di contagiati, focolai sotto controllo) si potesse raggiungere senza lockdown, limitandosi a raccomandazioni e suggerimenti.
Penso a chi scambia la causa per l’effetto, e si chiede perché ancora lo stato d’emergenza se la terapia intensiva si sta svuotando: proprio per questo, perché laddove si è abbassata la guardia, la terapia intensiva si è di nuovo riempita. Penso ai tanti ciarlatani, apri-bocca-e-tira-fiato che imperversano in rete e, dopo la paura dei giorni del virus, oggi rialzano la testa e ricominciano a ciarlare come prima e più di prima.
Penso a tutti costoro e dico: pensatela come volete, dite pure che vi vogliono togliere la libertà di ammucchiarvi come un gregge, fate i supereroi a pericolo apparentemente scampato, fate quello che volete ma mettetevi questa cazzo di mascherina quando serve e rispettate così gli anziani, i malati, i più fragili, chi ha rischiato la vita quando eravate sprofondati nei vostri divani a vedere serie TV e a impastare pizze e chi fa lavori difficili e delicati a due soldi di stipendio. È poco, è facile, ne sono capaci tutti, ed è un gesto semplice ma importante. Ok?


