Autore originale del testo: Elly Schlein
Voterò no al referendum.
L’ho anticipato a Susanna Turco de
L’Espresso
nell’ambito di un’intervista per il numero di domenica prossima.
Perché è una riforma che non convince, un intervento molto parziale e drastico.
Il problema della nostra rappresentanza è un problema di qualità, più che di quantità.
La vicenda del bonus a qualche parlamentare ne è un esempio. E quel problema, la questione morale e la necessità di selezionare la classe dirigente, non li risolverà un taglio lineare degli eletti. Averne meno non ti garantisce di averne migliori, anzi.
Senza una legge elettorale che garantisca il diritto agli elettori di scegliersi i propri rappresentanti, anziché i listini blindati scelti dalle segreterie o i leader di partito, e che garantisca il giusto equilibrio tra rappresentanza e stabilità di governo, questa riforma mi pare un azzardo, un intervento parziale trainato dagli argomenti sbagliati, mentre manca del tutto una visione complessiva di riordino istituzionale, con adeguati pesi e contrappesi.
Gli argomenti che riguardano il risparmio non sono mai quelli giusti quando si toccano i fondamenti della qualità della democrazia e in questo caso sono pure inconsistenti perché il risparmio sarebbe irrisorio e a quel punto avrebbe avuto più senso ridurre le indennità, anziché la rappresentanza di territori, elettrici ed elettori.


