Saman Abbas, diciott’anni e il volto incantevole di quella età, è scomparsa da alcune settimane

per mafalda conti
Autore originale del testo: Gianni Cuperlo
Saman Abbas, diciott’anni e il volto incantevole di quella età, è scomparsa da alcune settimane.
Ragazza di origini pakistane ha trascorso buona parte della vita, forse tutta, a Novellara, in provincia di Reggio Emilia. Col passare dei giorni il sospetto avanzato con sempre maggiore insistenza è il più assurdo e tragico: che sia stata uccisa dai suoi stessi parenti che non tolleravano la scelta di una esistenza autonoma e non più condizionata dalle tradizioni culturali e religiose della famiglia.
Nelle ultime ore sarebbero emersi elementi che purtroppo deporrebbero a favore della tesi peggiore, quella di un omicidio programmato in ogni dettaglio. Dalla intercettazione telefonica di uno zio che avrebbe detto: “Abbiamo fatto un lavoro fatto bene” a tre frame video diffusi dai Carabinieri che riprenderebbero alcuni parenti della ragazza armati di badili, si suppone, per recarsi a scavare una fossa.
Queste ultime immagini risalirebbero al 29 aprile e tra gli uomini ripresi vi sarebbe anche uno dei cugini della giovane che è stato fermato a Nimes, in Francia, alcuni giorni fa.
Dinanzi a un quadro simile i prossimi giorni saranno fondamentali per proseguire e completare le ricerche anche se la speranza di un esito diverso da quello ipotizzato pare ridursi di giorno in giorno. La stessa Saman – e il solo scriverlo toglie il respiro – avrebbe confidato al fidanzato in tempi prossimi alla sua scomparsa di avere udito dalla voce della madre parole esplicite di un “omicidio” come unica “soluzione” per una donna disobbediente verso le consuetudini pakistane. “L’ho sentito con le mie orecchie, ti giuro che stavano parlando di me…”, così si sarebbe espressa Saman.
Accendere i riflettori su questa vicenda, seguirne gli sviluppi sino ad accertare la verità su quanto è accaduto, è una delle condizioni di civiltà che spesso pretendiamo dagli altri.
Chi sa e può pregare lo faccia per chiedere che Saman sia ancora in vita.
Ma tutte e tutti noi abbiamo il dovere di non chiudere gli occhi o tacere su quella che potrebbe rivelarsi una pagina terribile rispetto alla quale solo alzando lo sguardo e la denuncia possiamo dare un senso alla nostra di civiltà.
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