DAD e non DAD. Solo questo il problema?

per mafalda conti
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
DAD e non DAD. Solo questo il problema?
Ricordate il neo Ministro Bianchi non appena nominato? “Scuola aperta, prima priorità” disse. Pareva una cosa cotta e mangiata, come se quelli del governo Conte fossero stati degli sciocchi. Eppure gestirono una situazione complicata, inedita, coi fucili puntati indosso, e SENZA VACCINAZIONI IN CORSO. Pareva una lesa maestà che a settembre 2020 le scuole ripartissero in DAD (e che Conte non avesse risolto al volo la questione della classi pollaio o dei trasporti pubblici inefficienti). Ricordo ancora i cori (di gente comune ma soprattutto di intellettuali) su come i giovani fossero stati colpiti nella loro socialità, nelle esperienze di vita, costretti com’erano alla DAD – chiusi nelle loro camerette-prigioni anziché sfilare nella movida, per dire. ‘Ragazzi interrotti’, fu il nome dell’inchiesta di Sky. Si disse anche che i giovani erano i primi colpiti dalla pandemia, perché non potevano andare a scuola, quando invece bramavano solo quello. E ci fu un coro di piagnistei attorno alla scuola che funzionava in DAD. Mentre la venuta di Draghi lasciava presagire un successivo anno scolastico migliore, anche perché mica c’erano più quelli di prima a Palazzo Chigi, no. Adesso c’erano i fenomeni. I Migliori.
Non basta. Era anche tutta colpa degli insegnanti se si diffondeva (e si diffonde) il virus (dunque è colpa loro la DAD, si lasciava intendere). Ricorderete i comitati delle mamme che volevano nello stesso tempo i bambini a scuola ma anche no – e che, ancor oggi, puntano il dito sui 200.000 non vaccinati del personale scolastico. La scuola non è in sicurezza, dicono, se gli insegnanti rifiutano il vaccino (in realtà la sperimentazione di massa di Astrazeneca è partita proprio da loro). Gli insegnanti, dite? E i milioni e milioni di ragazzi (studenti) NON vaccinati (in certa parte ignorando l’apposito open day) che intanto si ammucchiano dinanzi ai maxischermi (a proposito di una interpretazione lasca, molto lasca della socialità)? Non è che va a finire che la colpa è sempre di Willy il fattorino, cioè dei lavoratori? Mentre i Ministri possono sproloquiare in libertà, perché tanto hanno la copertura mediatica dell’uomo solo al comando? L’uomo dei miracoli? Se Bianchi fosse stato Ministro di Conte lo avrebbero fatto (mediaticamente) a polpette. Lo sappia, prima di aprire bocca.
Fatto sta che per settembre prossimo (con più di mezza Italia già vaccinata) si parla ancora di DAD. A un anno e mezzo dall’inizio della pandemia. E, si badi, io sono anche favorevole alla DAD se fosse necessaria. Ma oggi si addebita alla DAD il profitto in calo degli studenti, che sembrano retrocessi dalla maturità alla terza media. La DAD? Ma l’ipotesi, invece, che quegli studenti orbati della socialità (così dicono) non abbiano in realtà studiato? O lo abbiano fatto in modo insufficiente, visto che tanto la maturità era un’interrogazione orale e via? Possibile che la colpa è sempre di chi lavora e mai di chi usufruisce dei servizi pubblici, quelli scolastici nella fattispecie, gratuiti peraltro?
Qualcuno ha già detto che la DAD è stata un’esperienza nuova, inedita, complessa, difficile anche per chi stava dall’altra parte dello schermo e non poteva mica nascondersi, oppure escludere l’audio o il video durante la lezione? E poi: lo sapete o no che si decise di vaccinare anticipatamente gli insegnanti, perché erano una categoria a rischio (come gli agenti di PS e i sanitari)? Non solo per “salvare” gli studenti dal virus, ma anche per essere salvati loro stessi? E che il virus è entrato a scuola (e poi nelle case) anche perché i ragazzi ne erano portatori? E che, in quel caso, erano gli insegnanti a subirne le conseguenze? Mi chiedo: ma perché i genitori (che di solito si stracciano le vesti) non hanno fatto vaccinare i loro ragazzi di 12-16 anni negli open day? Era a rischio la socialità anche lì? Oppure questo è un Paese che l’uomo solo, solissimo, al comando (con annessa stampa a favore) se lo merita davvero?
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