Autore originale del testo: Gianni Cuperlo
Di nuovo piazze convocate contro il Green pass e per il diritto alla libertà (sic). In alcune città erano alcune migliaia (non pochi), in altre di meno, ma tacere o sottovalutate credo sarebbe un errore drammatico. Tra gli slogan e gli striscioni le cronache riportano: “Non ci faremo lobotomizzare”, “Nazisti”, “Giù le mani dai bambini”.
Ora, al netto degli idioti che hanno scomodato il nazismo, della lobotomia ricordo la scena finale di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”. La ricordo assieme alla musica perché è stato il solo film nella mia vita che sono andato a vedere per due giorni di seguito. Allora, dopo tutto il casino che ha combinato, McMurphy (Jack Nicholson) viene riportato al reparto e l’indiano Capo Bronden (muto per tutte le due ore) si alza dal letto e finalmente felice lo va a svegliare per fuggire assieme, ma vede che gli hanno fatto e premendogli il cuscino sul volto lo libera a modo suo. Poi va e sradica letteralmente una piantana d’acqua e la scaglia sull’inferriata e scappa e scappa e scappa.
Ecco, per quanto ho amato quella scena a me piace pensare che vaccinarsi sia come sradicare quel marmo e tornare a vivere.
Quanto a quelli che scambiano il Green pass per la Gestapo, vien l’istinto di rivalutare il grillismo delle origini.
