Michele serra: Non basta dire: ho sbagliato. Ci vogliono le scuse

per mafalda conti
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Non basta dire: ho sbagliato. Ci vogliono le scuse.
Le ultime “Amache” di Michele Serra ritrattano molte sue convinzioni a proposito del renzismo. Gliene do atto e riconosco una sua ‘certa’ onestà intellettuale. Perché dico: ‘certa’? Perché, accanto a queste ritrattazioni, sarebbero state bello anche sentire delle scuse. Vere scuse. Sentite scuse. Verso chi? Ma verso chi si è opposto strenuamente al renzismo! Verso chi il renzismo lo ha combattuto, verso chi il renzismo voleva ‘rottamare’, verso chi è uscito dal partito di cui era stato segretario, perché gli si urlava ‘fuori fuori’ nelle occasioni pubbliche, verso chi è stato colpito proditoriamente alle spalle nonostante in pubblico i 101 lo acclamassero come tanti piccoli giuda!
È lo stesso che, per altro verso, veniva messo in streaming solo con l’intento di deriderlo politicamente. Ma con la differenza essenziale che, da quest’altro lato, molti si sono nobilmente scusati con lui, riconoscendone l’intelligenza politica e la profonda umanità. Non è cosa da poco. Adesso, credo, sarebbe giusto che, anche chi milita nel centrosinistra faccia la stessa cosa, tenda la mano, completando così il gesto di onestà intellettuale che riconosco solo parzialmente a Serra. Perché non è possibile che una ritrattazione resti così, appesa nel vuoto, e non preannunci pure delle scuse. Non basta dire: A è stato l’opposto da quel che pensavano, senza dire che B, verso cui A si è scagliato a testa bassa, non sia nemmeno citato.
E allora citatelo questo B., offritegli pubblicamente le vostre scuse. Perché non c’è onesta intellettuale vera e completa senza il dovuto, giusto, riconoscimento verso chi ha subito una marea politica montante codarda e insincera, e in assenza di pubbliche scuse nei suoi confronti. Troppo facile dire: ci siamo sbagliati. Servirebbe invece dire: perdonaci, il nostro atteggiamento e i nostri giudizi sono stati indecorosi e insinceri nei tuoi confronti, anzi dannosi verso la sinistra nella sua interezza: oggi questo è palese a tutti.
Ripeto, dal lato 5stelle queste scuse sono venute da parte di molti. È dal lato centrosinistra che ci si limita a gigionare su Renzi, riconoscendo l’errore di aver creduto in quel che diceva (e ripete ancora oggi con più veleno di prima). Fatele queste scusa, allora, e riconosceremo a pieno l’onestà intellettuale di chi pure prende le distanze dal morbo politico-culturale chiamato renzismo. Serve un passo ulteriore, cari miei, quello che chiuderebbe davvero la partita politica e umana aperta dalla rottamazione, che a pensarci oggi somiglia tanto a una gogna reazionaria di cui fare ammenda e vergognarsi in via definitiva.
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