Fonte: Keynes blog
Grazie ai controlli, sono stati scoperti molti cosiddetti furbetti” del Reddito di Cittadinanza. Giornali e politici di alcuni partiti (elenchiamoli: Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Italia Viva, Azione) ne hanno approfittato per rinverdire la campagna contro il RdC.
Però non hanno detto due cose.
1. I “furbetti” sono evasori fiscali. Se non lo fossero non avrebbero potuto ottenere il RdC. Ma nessuno li chiama così, perché? Forse c’entra il fatto che un condannato per evasione è candidato al Quirinale?
2. L’intero Reddito di Cittadinanza costa 8,6 miliardi l’anno. Se anche tutti i percettori fossero “furbetti” sarebbe solo un dodicesimo del costo dell’evasione fiscale che ammonta a 100 miliardi l’anno (stima MEF). A cui dovremmo sommare 11 miliardi di evasione contributiva, più tutti i proventi delle attività criminali, per avere idea della montagna di sommerso di cui si parla sì e no una volta l’anno.
La campagna contro il Reddito di Cittadinanza non è una battaglia contro i “furbetti”, che sono invece tutelatissimi da certa politica (anzi, proprio il RdC sta permettendo di scoprirne tanti). E’ una campagna per mettere i poveri contro i poverissimi e allontanare la richiesta di politiche redistributive.


