Le lattine di chinotto dei “moderati”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Alfredo Morganti
Le lattine di chinotto dei “moderati”
C’è una cosa che mi lascia davvero perplesso (e preoccupato). Ed è il livore con cui Renzi e Calenda attaccano i 5 stelle. Non si tratta soltanto di normale polemica politica. È di più. C’è una voglia di rottamazione, c’è la volontà di cancellare una volta per tutte quella componente politica, per primo Giuseppe Conte e, forse, soprattutto lui. Nessun altro nel cosiddetto “campo” del centrosinistra manifesta una tale carica rottamatoria, una tale volonta di eliminazione, un tale desiderio di cancellazione di intere componenti politiche, solo perché disturbano le proprie stolide ambizioni. Calenda è stato chiarissimo: bisogna mandare i 5stelle a vendere chinotto allo stadio, così pare abbia twittato. Di Renzi non dico altro rispetto a quello che dico da anni: aver indicato la rottamazione (anche di esseri umani) come segno del compimento di un ciclo politico e avvio di un altro è un peccato originale irredimibile. Questi moderati, questi riformisti, questi centristi, sono in realtà quanto di più estremista la cattiva politica di questi anni ci abbia offerto. Sono la testimonianza autentica, genuina, di come l’epoca dell’uomo solo al comando abbia prodotto solo ambizione personale e, dunque, arroganza e intolleranza politica, culturale, finanche personale. Ci troviamo in un bailamme competitivo che non prevede, a quanto sembra, prigionieri. E dunque stringiamolo questo campo, stringiamolo.
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