Involontariato.

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

Ci vorrà tutto il tempo necessario, ma alla fine avremo il nuovo, si fa per dire, Presidente della Repubblica.

Onestamente non credo che si possa rimproverare ai grandi elettori di essersi trovati impreparati.

Non era possibile, e comunque non era facile prevedere che il settennato del Presidente Mattarella, allo scadere dei sette anni sarebbe giunto al suo termine.

Nessuno ha le palle di vetro, e quelle eventuali dei politici non sono, in ogni caso, di cristallo.

Non mi sorprende che la ricerca del candidato e le operazioni di voto avvengano con una certa calma, e perfino malvolentieri, come si trattasse d’incombenze delle quali si sarebbe preferito fare a meno.

La politica è oggi la più alta forma d’involontariato.

I partiti sono diventati delle associazioni d’involontariato (salvo poche eccezioni, quasi nessuna…).

L’involontariato, contrariamente al volontariato, è un’attività che si svolge per ottenere un vantaggio per sé o per i propri cari.

Molti, ancor prima di scendere nel campo della politica, avevano maturato un’esperienza d’involontariato nel campo della renitenza fiscale, lavorativa, militare, legale, vaccinale…

I candidati in lizza io li ho già insultati tutti, uno dopo l’altro, in tempi non sospetti.

Avendo fatto il mio dovere, ora attendo l’elezione del fortunato, serenamente, con la coscienza a posto.

 

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