Questo che segue è l’articolo vergognoso, apparso sul Corriere, che Massimo Gramellini ha ordito e scritto offendendo in modo inaccettabile l’ANPI. e ogni singolo iscritto e/o simpatizzante. Un attacco così schifoso e diffamante che neppure i fascisti… la frase finale, poi, è da denuncia. E quella sulle bandiere ungheresi, da fattore P. P. come pirla, proprio. Spero vivamente che venga davvero denunciato, affinché risponda di queste diffamazioni davanti alla legge. Che personaggio meschino e volgare…
Il fattore P. di Massimo Gramellini.
Nel sacro nome della Resistenza, all’Anpi si è finito per perdonare di tutto. Non solo che i pochi partigiani ancora vivi non vi avessero più da tempo alcun ruolo, ma che l’associazione fosse sempre in prima linea quando si trattava di manifestare contro gli americani. I quali saranno pure il male assoluto, ma combatterono accanto alle brigate partigiane e le rifornirono di armi nella lotta all’invasore nazista. All’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia è stata perdonata anche la neutralità pelosa nella guerra in corso e persino certi arrampicamenti sui muri per distinguere la Resistenza buona da quella cattiva del popolo ucraino. Ma il manifesto del prossimo 25 aprile è imperdonabile e lascia intendere che il problema dell’Anpi sta diventando la sua P.
Innanzitutto nessun cenno all’invasore Putin, che se non è un fascista, di certo gli assomiglia. Poi una citazione monca dell’articolo 11 della Costituzione, «l’Italia ripudia la guerra», dimenticandosi di aggiungere «come strumento di offesa» e arrivando così all’assurdo di ripudiare anche quella di Liberazione. Ultimo tocco d’artista, la gaffe delle bandiere alle finestre: simil-italiane ma in realtà ungheresi, omaggio inconscio a un altro politico di estrema destra, Orban, amico caro dell’aggressore russo. Alla fine, l’unica cosa azzeccata del manifesto resta la sigla Anpi, purché la si declini in modo più veritiero: Associazione Nazionale Putiniani d’Italia.



3 commenti
Gramellini, come tanti giornalisti e intellettuali, è un dispositivo del potere neoliberista che vive di propaganda servile a loro sostegno, indipendentemente dall’articolo sull’Ampi, dove ha sfoderato tutto il suo rancore per la democrazia vera, per i partigiani, per la sinistra (per quanto defunta) e per le persone che ancora hanno dei valori e degli ideali. Non che lui non ne abbia, ma i suoi ideali sono, evidentemente, la carriera e il guadagno. Sono tutti così questi pseudo-progressisti di carta(moneta)…..chiacchiere su chiacchiere per riempirsi il portafogli, poi, nei momenti cruciali, eccoli sfoderare la dentiera contro quelli che ritengono i nemici del loro tornaconto. Ecco, è nei momenti come questi, in cui il potere chiama, che si scoprono i volti veri di questi contractor della carta stampata al servizio delle élite economico-finanziarie.
Avevo lasciato un commento, ma non lo vedo più. Evidentemente il potere di Gramellini arriva fin qui. Mi avrà oscurato. Grazie lo stesso.
Non aver paura di Gramellini su questo sito, i commenti devono essere prima della pubblicazione devono essere moderati dalla redazione.