Loredana De Petris: “Letta ci ripensi. O M5S sia riferimento a sinistra”

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giampiero Calapà
Fonte: Il Fatto Quotidiano

Loredana De Petris: “Letta ci ripensi. O M5S sia riferimento a sinistra”

“Sono sconcertata dalle scelte del Partito democratico”. La senatrice Loredana De Petris, 64 anni, romana, ambientalista e anti-nuclearista di lungo corso, una carriera politica cominciata con Democrazia proletaria fino a Sinistra italiana (oggi nella componente LeU del gruppo Misto), lasciata a fine 2021 in dissenso contro la decisione del partito di non votare la fiducia al governo Draghi. “Credevo nel progetto nato attorno al lavoro comune con Pd e 5S, buttarlo via è incomprensibile”.

Ora è pentita o rammaricata di aver lasciato Sinistra italiana?

È stato un percorso a ostacoli, io so cosa significhi fare le scissioni a sinistra… Ma non si può chiudere adesso, come sta facendo Enrico Letta, un percorso cominciato con la maggioranza a sostegno del Conte-2. Per dar vita a un’Agenda Draghi che dovrebbe contenere da una parte Calenda e dall’altra Sinistra italiana e Verdi. Ecco, ricordo quando negli anni Ottanta protestavo contro la costruzione della centrale nucleare a Montalto di Castro, adesso dovrei sacrificare un progetto politico progressista per stare con uno come Calenda che riparla di nucleare…

Qual è, secondo lei, l’obiettivo di Letta? Non crede che sotto sotto il Pd speri solo che la destra vinca male e non abbia i numeri, per poi rifare “l’unità nazionale”?

Sì, è una ipotesi plausibile, si gioca di rimessa rinunciando a partecipare alla competizione. Eppure con Giuseppe Conte abbiamo governato, lavorando a progetti e programmi concreti, non solo a strategie elettorali. L’aver permesso al governo Draghi di partire e continuare fino a qualche giorno fa è stato proprio in virtù di quel progetto, per non perdere le tracce di quel percorso, l’unico che possa realizzare un’agenda sociale.

Per lei la coalizione ideale sarebbe quella del Conte-2, cioè Pd, M5S, Art.1 e Sinistra italiana (ora coi Verdi)? Proverebbe ad aggiungere anche l’Unione popolare (Prc, Potere al popolo e Dema) di Luigi De Magistris?

Sì e se il Pd non ritrova il senno non resta che fare un appello a Giuseppe Conte. Deve provare lui a intestarsi questa operazione politica per realizzare l’agenda sociale che affronti il problema delle enormi diseguaglianze, l’innovazione e una vera politica ambientalista che non sia la transizione ecologica finta alla Cingolani, ma che punti sulle rinnovabili in modo serio.

Il Pd, afferma Letta, cerca il voto dei delusi da Forza Italia… che non sono esattamente gli operai e i precari che non riescono ad arrivare alla quarta settimana.

Ci sono delusi anche a sinistra, appunto, a cui non pensa nessuno. Io inviterei alla coerenza su programmi e progetti, non proprio conciliabili con tutti.

Diceva che Conte dovrebbe porsi a nuovo punto di riferimento a sinistra? Nell’area di De Magistris pare ci sia già un veto di Potere al popolo sull’alleanza.

Problemi loro. Però, i 5 stelle devono aprire le liste per aggregare di più e per diventare punto di riferimento dell’agenda sociale, raccogliendo davvero i temi a cui abbiamo lavorato insieme, bene per davvero, in questi anni e rilanciando alcune soluzioni, dal reddito di cittadinanza al salario minimo, da confermare e da introdurre. Poi se ci saranno possibilità di altre alleanze a sinistra ben vengano.

A queste condizioni si ricandiderebbe?

Faccio politica da tanti anni e a volte mi viene voglia di arrendermi… a me interessa il progetto. Spero ancora di poter far ragionare il Pd, anche se la vedo dura.

Babelezon bookstore leggi che ti passa

Articoli correlati

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.