

a premier Giorgia Meloni ha dichiarato che «non è ancora il tempo dello Stato palestinese». Lo ha detto a Repubblica, dicendo che siamo a favore dei due Stati ma solo al termine di un processo». Non ha quindi intenzione di seguire la linea di Emmanuel Macron, che ha ufficializzato la volontà di riconoscere lo Stato di Palestina. «L’ho detto varie volte, anche in Parlamento – sostiene Meloni – L’ho detto alla stessa autorità palestinese e l’ho detto anche a Macron: io credo che il riconoscimento dello Stato di Palestina, senza che ci sia uno Stato della Palestina, possa addirittura essere controproducente per l’obiettivo».
«Per fermare l’orrore della guerra a Gaza è indispensabile riconoscere lo stato di Palestina, è inaccettabile che la presidente Meloni dichiari che non solo non sarebbe il momento ma che addirittura sarebbe controproducente», scrive in una nota l’eurodeputata del Pd Alessandra Moretti. «E’ chiaro che Meloni fa il gioco di Trump, tentando di rendere il nostro Paese suddito degli Usa. In Europa c’è chi come Macron parla di riconoscimento dello stato di Palestina già a settembre, e Meloni sembra voler rilanciare lo stop del presidente americano al concreto tentativo europeo di fermare la guerra di criminale di Netanyahu contro i palestinesi, ridotti allo stremo delle forze. Con un gruppo di eurodeputati abbiamo nei giorni scorsi inviato una lettera all’Alta Rappresentante dell’Unione Europea per chiedere la convocazione urgente del Consiglio Affari Esteri, l’adozione di un pacchetto di sanzioni contro Israele e un embargo bilaterale sulle armi tra UE e Israele. Ogni giorno senza azione i palestinesi rischiano di morire di fame o sotto le bombe, non ci si può più voltare dall’altra parte come invece sta facendo il nostro governo», conclude.
«Le dichiarazioni di Giorgia Meloni sul riconoscimento dello Stato di Palestina sono gravi e inaccettabili. Dire che ‘non è il momento’ e che sarebbe addirittura ‘controproducente’, mentre a Gaza si continua a morire di fame e sotto le bombe, è il segno di una totale subalternità politica e morale al carnefice Netanyahu e alla destra israeliana», commenta Angelo Bonelli da Londra, dove è in corso la Conferenza per l’Alleanza globale per la Palestina.


