Annullato il concerto del maestro russo, “amico di Putin”, Valery Gergiev – Alleluia

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giancarlo Vitali Ambrogio

Annullato il concerto del maestro russo, “amico di Putin”, Valery Gergiev – Alleluia

E infine arrivò il buon Ezio Mauro ad argomentare intorno al concerto annunciato del noto maestro russo
Valery Gergiev chiamato a dirigere l’orchestra filarmonica Verdi di Salerno e i solisti del teatro Mariinskij di San Pietroburgo nel concerto di domenica prossima alla reggia di Caserta.
Il buon Ezio Mauro non si sottrae e con un colpetto al cerchio e un colpetto alla botte fa capire infine che non sarebbe né opportuno né saggio fare salire sul palco quel direttore così russo e così putiniano.
Eh sì perché, ricorda Mauro, se taluni invocano il diritto di esprimersi liberamente, insieme alla poetica di un artista a cui non si può chiedere di piegarsi ai desideri di chicchessia, ciò che parimenti va ricordato, dice ancora Mauro, è che le critiche rivolte a Gergiev non si riferiscono a quel che dice ma a quel che fa. E che fa mi chiedo io, spara, ammazza, di domenica mette la mimetica e va in prima linea? Macché niente di tutto ciò. A testimonianza degli “orrori” di cui si sarebbe macchiato Gergiev si chiama in causa niente popò di meno che la vedova Navalnaja, notoriamente imparziale nei suoi giudizi: “è il lacchè di Putin, il cantore della dittatura di Putin e della guerra scatenata da Putin, non solo un amico e un sostenitore, ma anche un promotore della politica criminale di Putin, un complice e un fiancheggiatore”.
A occhio un lamentò fondamentalmente politico mi viene da dire: ma non si era detto che era garantito il diritto di esprimersi liberamente? Quindi anche di sostenere Putin, volendolo. Ma si sa che dalle nostre parti i diritti valgono per noi se ci fanno comodo, mica per gli altri se stanno su un’altra sponda.
Per sicurezza però Mauro, della vedova Navalnaja non si accontenta, forse intuisce che la pezza d’appoggio è insufficiente e allora si rifà all’appello di Memorial Italia, un’Associazione nazionale che ha raccolto un migliaio di firme ” fra cui tre nobel e vari artisti, politici e attivisti”.
Ho cercato i nomi dei nobel e per ora ho individuato solamente Oleksandra Matviichuk (direttrice del Centro per le Libertà Civili di Kiev, Premio Nobel per la pace 2022), di artisti poca cosa, attivisti molti e in larghissima parte di nazionalità ucraina naturalmente e poi, ciliegina sulla torta i politici: la vicepresidente del Parlamento Europeo Pina Picierno, i deputati Lia Quartapelle, Benedetto Della Vedova e Federica Onori.
Vabbè quando si dice manipolazione interessata e propaganda ci si riferisce anche a questo modo di fare informazione.
Ci sono due cose assolutamente fondamentali che il buon Mauro non ricorda nel suo pezzo: la prima, Giegev, famoso direttore d’orchestra è stato chiamato a Salerno per dirigere un’orchestra non per fare un comizio, ragione per cui i suoi cattivi pensieri e le pessime frequentazioni non trovano alcuno spazio sul palco dove è stato chiamato a lavorare in quanto musicista.
La seconda, assai più grave e sintomatica: nessun accenno agli artisti israeliani che in giro per il mondo d’occidente vengono accolti dalle istituzioni culturali come se niente fosse. E qui casca l’asino d’occidente, insieme all’asino di Mauro. Perché ciò che accade a Gaza e in Cisgiordania è di gran lunga più grave e orribile di quanto accade in Ucraina. Da una parte un esercito di fanatici assassini che massacrano civili, solo civili, e di fronte nessun esercito. In Ucraina si consuma una guerra combattuta fra due eserciti, quello russo e quello ucraino, appoggiato, armato e finanziato dai Paesi NATO. Differenza non da poco.
Eppure la Russia, i russi, il russo e perfino la cultura russa, sono diventati oggetto di ogni bestemmia, di ogni colpa, perfino di essere usata, la Russia dico, dai maldestri politici europei per convincerci a riarmarci e a difenderci da una invasione più che improbabile, inventata di sana pianta da menti malate. E come antipasto 18 pacchetti di sanzioni.
Su Israele è solo silenzio, Israele e nostra alleata, Israele è una democrazia, Israele garantisce la nostra Security, con Israele abbiamo accordi per il commercio e la partecipazione, niente sanzioni perché si intravedono segnali di apertura … 🙂
Lasciamoli stare, lasciateli lavorare, lasciateceli godere gli artisti, di qualunque nazionalità siano, quelli di oggi e quelli del passato, perché sono il buono di un umanità fatta “di un legno storto”
Infine è stato annullato il concerto del maestro russo, “amico di Putin”, Valery Gergiev.
La UE accusa Putin di essere dietro alla mozione di sfiducia a Ursula Von Der Leyen.
Direi che queste due notizie parlino da sé rivelando il grado estremo di malattia mentale che ha aggredito l’informazione e la politica culturale, europea. Basti ricordare che registi, musicisti, intellettuali, tennisti, artisti israeliani sono accolti a braccia aperte dalle nobili e “imparziali” istituzioni europee
Estremismo, malattia infantile delle oligarchie europee
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