Autore originale del testo: Federico Leo Renzi - Lanfranco Turci
di Federico Leo Renzi
La scelta dell’obbligo vaccinale, ma sono per gli over 50, non è una sconfitta dell’esecutivo, ma una scelta tattica assai intelligente: permette di dimostrare ai provax che si sta facendo qualcosa per eliminare dalla faccia della terra i non vaccinati, e nel contempo di tenere una riserva indiana di dissidenti a cui continuare ad addossare la colpa per il permanere della pandemia.
Quella incassata da Draghi quindi non è una sconfitta, ma una vittoria che consente l’occupazione di fortino fondamentale per continuare a manovrare la propaganda politica in modo che ogni successo possa essere considerato una vittoria dell’esecutivo, e ogni insuccesso scaricato sugli irriducibili novax.
E anche per oggi dal tecnocratico Draghistan è tutto.
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di Lanfranco Turci
CIRCA L’OBBLIGO VACCINALE DECISO IERI SERA
Premesso che quanto deciso non mi pare destinato a incidere sulla evoluzione in corso e sul picco dei contagi, che si prevede sarà raggiunto nelle prossime settimane, con effetti molto gravi sulla vita di tante persone e su malati che nulla hanno a che fare con il Covid e si troveranno le porte degli ospedali chiuse, ritengo sia stato giusto scegliere il criterio dell’età piuttosto che quello della distinzione fra lavoratori e non lavoratori per l’imposizione del super-green-pas.
Questo secondo criterio aveva uno sgradevole odore francamente inaccettabile di classismo e di volontà di far prevalere l’economia sulla salute.
Ma la lunga trattativa sull’età da cui partire piuttosto che una seria discussione sulla concreta fattibilità e sulla tempistica delle misure adottate, indebolisce la credibilità di quanto deciso e di tutti i suoi decisori, sia dei “duri” che dei “flessibili”, per non parlare dell’arbitro.
Speriamo il bene!
Questa potrebbe essere stata l’ultima decisione impegnativa di questo governo.


