Autore originale del testo: Fausto Anderlini
Cortina di ferro
La mia idea è che la fine di questa guerra per procura innescata dagli Usa e alla quale la Russia non poteva non rispondere si avrà quando la coalizione di potere americana avrà raggiunto i suoi scopi. Larga parte dei quali è già acquisita. Innanzitutto la definitiva cassazione di ogni pretesa di autonomia dell’Europa con il taglio del cordone energetico (North Stream quello più devastante) e il declassamento economico. Lo scopo del ripristino della ‘cortina di ferro’, peraltro duemila chilometri più a est, è già ottenuto. Si tratta di definire i dettagli. Come la vecchia ‘cortina’ serviva all’Urss per isolare i paesi del patto di Varsavia nell’autarchia del Comecon, così la nuova cortina mira a impedire che i paesi dell’Ue traffichino con la Russia e stiano ben reclusi da subalterni nel mercato del ‘mondo libero’ a guida Usa. Quando gli Usa avranno deciso dove la ‘cortina’ attraverserà l’Ucraina (più a Est che si può, compatibilmente con l’ultima linea rossa disponibile per il Cremlino) allora metteranno la parola fine al gran tour occidentale dell’attore Zelensky e sempre per procura, ma su mandato Usa, lo faranno sedere al tavolo con le carte che contano.


