Creare una solida e organica alleanza di governo. Sennò siamo come d’autunno sugli alberi le foglie.
I giornali riportano sondaggi che danno la destra vincente con qualsiasi legge elettorale possibile. Ma come? Il governo Conte non era nei favori dei cittadini? Il premier non ha un altissimo indice di popolarità? Le scelte dell’esecutivo e la situazione italiana non erano segnalate anche dall’Oms e da importanti media esteri? E i risultati ottenuti non contano più?
Per taluni questa sarebbe la prova provata che sondaggi e consensi reali sono due cose avulse, che non si rispecchiano. A mio parere, invece, il punto è un altro. Si tratta di dare corpo all’attuale coalizione di governo, di passare alla creazione di una maggioranza organica, non improvvisata, non casuale. Questo vorrebbe dire avere una prospettiva, non altro. È il solo modo che conosco per ridurre il gap tra i consensi all’azione di governo e la voglia di votare politicamente a destra dei cittadini.
C’è poco da scherzare, peraltro. Abbiamo una Costituzione orba nella rappresentanza, siamo obbligati, dunque, a metterci una pezza. Va bene il proporzionale, quindi, ma alle elezioni non ci si può più presentare come l’armata Brancaleone, come due di passaggio, come dei separati in casa. Alla forma deve seguire la sostanza, sennò vorrà dire che stiamo giocando. E sarebbe comprensibile allora la sfiducia degli elettori verso la sinistra e i5stelle, e i consensi alla destra di cui raccontano i sondaggi.


