Roberto Speranza credo sia uno dei pochi, se non addirittura l’unico, che sia riuscito veramente bene, della diversamente fortunata “covata” di Pierluigi Bersani.
L”attuale Ministro della Salute, non ha l’avvenenza implume di Alessandra Moretti, non ha l’estro madrileno di Miguel Gotor, non ha neppure i bicipiti di Nico Stumpo.
E tuttavia con la determinazione, la costanza, e la serietà, è riuscito ad emergere e a consolidarsi come dirigente politico, leale con tutti, e fedele soltanto ai propri ideali.
E’ emerso senza lo speciale favore dei media televisivi, dai quali non è particolarmente amato, perché incapace di strappi spettacolari, di proposizioni ardite, di sparate temerarie, o di promesse mirabolanti.
E uscito indenne, resistendo con dignità, dalla dilagante furia rottamatrice dell’epoca.
Durante questo periodo di epidemia, in cui muoiono quasi mille persone al giorno, sembra perfino paradossale che il Ministro della Salute sia tra quelli che godono il maggior gradimento dei cittadini.
Segno evidente che gli italiani sanno riconoscere chi lavora con dedizione, con compostezza, e senza altri fini, oltre a quello esclusivo della loro salute e del loro interesse.
Cristo si era fermato ad Eboli.
Poi riprese il cammino verso sud e decise di svoltare a sinistra fino a Potenza…
Non è dato sapere cosa sarebbe successo se avesse puntato verso nord, per poi svoltare a destra.
Nel dubbio io mi accontento di come è andata.


