Autore originale del testo: Federico Leo Renzi
IL RE ORDINA, NON SPIEGA: L’ODIO DEL TECNOCRATE PER LE CONFERENZE STAMPA
L’evidente fastidio di Draghi per il dover spiegare alla cittadinanza (o meglio, ai sudditi) il perché delle ultime misure di contenimento della pandemia approvate dal suo esecutivo, è la quintessenza del fastidio tecnocratico verso le ormai minime vestigia di democrazia rimaste.
Per l’ex banchiere capo della BCE così come per l’élite scientista del CTS la politica è una mera questione di soluzioni tecniche elaborate da tecnici che discutono fra di loro. L’idea che qualcun altro possa partecipare alla discussione, o perfino che sia in disaccordo con le soluzioni approvate non è solo irritante, ma assurda. L’ideale del rapporto fra tecnici e popolazione è lo stesso che nelle fabbriche vige fra ingegneri ed operai: i primi comandano, i secondi obbediscono, se non lo fanno vengono licenziati. Ora, licenziare un cittadino non è ancora tecnicamente possibile, però è possibile vessarlo in ogni modo non appena prova a dimostrare il pur minimo disaccordo con quanto ordinato dai tecnici.
Ma non finisce qui. Quando i tecnocrati controvoglia sono costretti a spiegarsi, mentono: falsificano i dati, alterano il testo delle leggi da loro stessi approvate, ecc questo non deve stupire: la gestione della collettività è affar loro, come di loro proprietà sono i dati, le conoscenze, i mezzi per svolgere il lavoro di direzione. Riuscite ad immaginare un ingegnere informatico che condivide con un operaio i reali dati di produzione, la natura dell’algoritmo, ecc? No, perché la sola idea è impensabile.
La menzogna non ha qui tanto la funzione del nascondimento della verità, di manipolazione del cittadino, ecc ma di rimarcare l’inutilità di qualsiasi richiesta di spiegazione: il tecnocrate non rende conto di nulla, e se proprio lo costringi a farlo, ti mentirà per rimarcare l’inutilità della tua richiesta di spiegazioni.
Che in una democrazia una parte non esigua della popolazione ritenga tutto questo accettabile e perfino auspicabile, sostenga che è diritto dei governanti agire all’oscuro dei governati, idealizzi la totale opacità dei dati e delle conoscenze utilizzate dai governanti per plasmare la vita dei cittadini, ecc questo è la vera novità di questa pandemia: che una parte sempre più cospicua dei cittadini rivendichi come un diritto l’essere trattata come carne da macello, mezzo per l’aumento di potenza di lobby economiche, burocratiche, ecc e chiami tutto questo ordine e libertà.


