Draghi e la parodia delle aspiranti Miss Italia

per mafalda conti
Autore originale del testo: Giovanni La Torre
Fonte: i gessetti di Sylos
Draghi e la parodia delle aspiranti Miss Italia
Ricordo di aver visto, alcuni anni fa, uno sketch di due attrici comiche (scusate se non conosco i nomi) dove veniva fatta la parodia delle aspiranti Miss Italia, le quali alla domanda “quali sono i tuoi desideri nella vita” rispondevano sempre, e con un espressione un po’ ebete, “la pace nel mondo”.
Questa scenetta mi è tornata in mente in queste settimane da quando il nostro capo del governo va ripetendo in ogni occasione che il problema principale dell’attuale momento storico è quello delle “disuguaglianze”. Non so se quando dice queste cose Draghi mostri la stessa espressione ebete delle parodiate aspiranti Miss Italia, perché non l’ho mai visto di persona ma ho solo letto le sue ripetute dichiarazioni sui giornali, ma sono portato a credere di no. E’ più probabile che abbia usato una qualche espressione furba, con una strizzatina d’occhio virtuale ai suoi amici neoliberisti come per dire “lasciatemi dire qualche parolona a beneficio di quelli che mi vengono dietro e per consentire a giornali come Repubblica di fare adeguati titoloni”.
Caro dottor Mario Draghi, Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana, componente del G7 (in questo contesto ha ancora ripetuto il concetto in questi giorni), presidente pro tempore del G20, lei non sta scrivendo articoli sui giornali nei quali può predicare urbi et orbi tutto quello che le viene in mente; lei è un policy maker, se lei denuncia un problema deve anche dire come risolverlo, altrimenti parla a vanvera. Lei già sta mostrando questa tendenza per aver scritto che il momento che stiamo vivendo è come quello di “una guerra” e poi non tassa i profitti di “guerra”, come si usa fare da che mondo è mondo, ora ci fa la predica sulle disuguaglianze ma non dice nulla su come vuole risolverlo, insomma dobbiamo ritenere che ormai sia diventato come un politicante parolaio qualsiasi? Sinceramente non ne sentivamo proprio il bisogno.
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