Il 5% degli italiani più ricchi possiede tanto quanto il 90% della popolazione

per Gian Franco Ferraris
Fonte: Corriere della sera

  Serve altro per capire che l’avversario non sta sui barconi ma nei grattaceli? Michele Malaguti

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Secondo i dati Oxfam diffusi oggi, il 5% degli italiani più ricchi possiede tanto quanto il 90% dei meno abbienti.

I populisti sono riusciti a far credere al 90% di meno abbienti che il problema sono i migranti, ancor più poveri di loro, e non il 5% ricco che prende tutto.

Purtroppo negli ultimi 25 anni il centrosinistra ha governato qualche tempo in più di Berlusconi e della Lega.

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dal Corriere della Sera del 21 gennaio 2019

I miliardari sono più ricchi che mai, mentre le fasce più povere della popolazione mondiale devono fare i conti con mezzi sempre più ristretti. Non solo: i Paperoni pagano sempre meno tasse e le donne si trovano ancora una volta in posizione di svantaggio. A riaccendere i riflettori sulle crescenti disparità dei livelli di vita nel pianeta è Oxfam, con lo studio che viene pubblicato annualmente alla vigilia del summit di Davos, luogo di elezione e ritrovo delle élite globali. Nei dieci anni dalla crisi finanziaria il numero dei miliardari è quasi raddoppiato, passando da 1.125 a 2.208, sottolinea il rapporto. La ricchezza dei Paperoni è aumentata del 12% a 900 miliardi di dollari lo scorso anno, al ritmo di 2,5 miliardi al giorno. Nello stesso tempo i 3,8 miliardi di persone che costituiscono la metà più povera della popolazione del pianeta ha visto calare dell’11% quello che aveva. Tra il 2017 e il 2018 ogni due giorni è «nato» un nuovo miliardario. E la ricchezza è sempre più concentrata: lo scorso anno 26 persone nel mondo possedevano quanto i 3,8 miliardi più poveri. A metà 2018 l’1% più ricco deteneva poco meno della metà (47%) della ricchezza aggregata netta, contro un magro 0,4% assegnato alla metà più povera della popolazione mondiale.

E da noi? In Italia il 5% più ricco degli italiani era titolare da solo della stessa quota di ricchezza posseduta dal 90% più povero. Alla fine del primo semestre del 2018 il 20% più ricco degli italiani deteneva il 72% della ricchezza nazionale (pari complessivamente a 8.760 miliardi di euro, in aumento di 521 miliardi in 12 mesi) e il successivo 20% controllava il 15,6%, lasciando al 60% più povero appena il 12,4% della ricchezza nazionale. Il top 10% della popolazione italiana in termini patrimoniali possiede oltre 7 volte la ricchezza della metà più povera della popolazione. La posizione patrimoniale netta dell’1% più ricco (che detiene il 24,3% della ricchezza nazionale) vale 20 volte la ricchezza detenuta complessivamente dal 20% più povero della popolazione italiana. La ricchezza dei primi 21 miliardari italiani della lista Forbes (a marzo 2018) equivaleva alla ricchezza netta detenuta (a fine giugno 2018) dal 20% piu’ povero della popolazione (ovvero 107,1 miliardi di euro).

Un trend opposto caratterizza la riduzione della povertà estrema. Dopo una drastica diminuzione, tra il 1990 e il 2015, del numero di persone che vivono con un reddito di meno di 1,90 dollari al giorno, ad allarmare è il calo del 40% del tasso annuo di riduzione della povertà estrema, che secondo le stime è rallentato ulteriormente tra il 2015 e il 2018.. Un peggioramento che colpisce in primis i contesti più vulnerabili del globo, come l’Africa subsahariana.

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1 commento

Tony 7 Febbraio 2019 - 9:19

Non sono mai stati per nessuno avversari ma la storia e non la psicologia ci hanno dimostrato: 1 non c’è alcuna integrazione senza casa lavoro sanità e formazione. 2. In carenza di integrazione sopravviene la divaricazione delle leicità (un magistrato manda assolto un imputato di spaccio perchè era il suo unico modo per sopravvivere). 3. Dalla somma dei primi due steps arrivi a prostituzione delle bambine nigeriane nel mezzo delle strade delle metropoli, lo spaccio diffuso, le violenze, gli stupri e gli omicidi. Se qualcuno insiste sul razzismo di questa nazione lo invito a vedere se ci sono stati momenti di aggressività con le comunità cinesi, con quelle sudamericane, con quelle egiziane, del bangladesh o dello Sri Lanka. Non sarà mai perchè il flusso sud sahariano è accompagnato dallo sfruttamento da parte di cooperative e di caporlali? Una domandina prima di dire cose sul razzismo di questa nazione bisognerà pur farsela. Una nazione in cui (come voi dite) una piccolissima minoranza possiede ben oltre quello che ha il resto della popolazione. Non sarà anche questo il sostrato del problema.

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