LA CERTEZZA DEL RINCONTRO
Nel trascorrere della giornata la nostra coscienza può per brevi momenti immergersi nella memoria delle persone che ci hanno preceduto. Ciascuno nel suo intimo vive questo sentire: affievolito a volte, più intenso e ricco altre, e ci rassereniamo e rallegriamo per quell’irrompere della memoria; oppure trasportati altrove percepiamo con occhi inumiditi l’onda che ci avvolge e poi si ritira. Sono istanti repentini, senza preavviso, senza data sul calendario o rituale domenicale o di visita cimiteriale. Sono quei momenti in cui il defunto è richiamato alla nostra attenzione. In un certo senso, bussa alla porta della nostra anima. Allora la memoria si volge su sé stessa e ricerca tra le condivisioni passate, e ne approfondisce il ricordo. E ne risulta, e ognuno potrà dire la sua esperienza al rispetto, ne risulta uno struggente desiderio di ritessere un discorso, di riprendere un dialogo, di passare altri momenti insieme. Di dire qualcosa che non dicemmo, di abbozzare un abbraccio se una volta ferimmo.
Non c’è necessità di rammaricarsi, perché l’incontro si darà certamente una volta varcata la soglia che ci separa dai mondi spirituali, quando entreremo nel mondo dello spirito. Tuttavia, non sarà come ingenuamente possiamo immaginare, non incontreremo la persona nella veste che conoscemmo, ma la incontreremo come essenza spirituale, la individualità che appena intravedemmo durante la condivisione terrestre. Il mondo spirituale è del tutto dissimile da quello fisico abituale e bisogna ricorrere a similitudini approssimative. E qui la prima sorpresa: ci troveremo in un mondo intessuto della stessa sostanza dei nostri pensieri, solo che i nostri pensieri abituali sono solo delle pallide ombre in paragone. Vivremo in un ambiente di esseri-pensiero che percepiremo come esseri viventi, esseri spirituali, archetipi. Percepiremo gli archetipi del mondo minerale, e poi le forze creatrici di tutto quanto compare come essere vivente, e poi gli archetipi di tutto quello che accade alle nostre anime, le sensazioni, i sentimenti, le passioni. In questo ambiente inizieremo il nostro pellegrinaggio tra l’incarnazione appena conclusa e la prossima a venire. Vi rimaniamo fino ad essere maturi per una nuova esistenza corporea. Gli intenti e gli scopi di una prossima vita terrestre vengono ideati ora, come lo è il progetto di una nuova casa elaborato nello studio prime di passare al cantiere di lavoro. Solo ritornando alla propria sfera per un tempo lo spirito umano può trasformare ciò che ha apprese in nuove facoltà e correggere le precedenti esperienze arricchendole. Si trova nella fucina di pensieri dove sono create le cose terrene appena lasciate e vede come sia stato formato quello che sperimentava, ad esempio il proprio corpo, e impara a conoscerlo come appartenente al mondo esteriore, come parte di quel mondo. Allora sente come un’unità la totalità del mondo esteriore, afferra il pensiero della sua parentela con tutte le cose. È come vedere da un osservatorio più elevato come sulla terra fosse nato in una famiglia, in un dato popolo, in un certo paese. Tutto ciò gli viene incontro quale vivente essere-pensiero in questa regione del mondo spirituale, quell’amicizia, quell’amore. Rivive in un certo senso ogni cosa una seconda volta, ma la rivive dal lato spirituale. L’affetto familiare, l’amicizia, l’amore rivivono, si intensificano, maturano come frutti. Si ritrovano allora le individualità con le quali si ha vissuto. Naturalmente, il legame che unisce un’anima all’altra durante la vita terrestre si scioglie dalle condizioni che si manifestavano nel mondo fisico, quel corpo, quel temperamento non ci sono più; ma quel che un’anima è stata per l’altra nella terra continua oltre la morte nel mondo spirituale. L’affetto familiare che abbiamo sperimentato, l’amicizia portata incontro ad altri rivivono e accrescono le facoltà, si intensifica ciò che è stata la forza dell’amore. Sotto questo aspetto, ritorneremo più progrediti nell’esistenza terrestre. Là conosceremo le altre individualità in essenza.
Si può dunque dire che le anime unite nel mondo fisico si ritrovano in quello spirituale per proseguire là insieme la loro vita, finché…..ciascuna sia pronta per una nuova esperienza terrestre. Verosimilmente, ci separeremo di nuovo.


