Autore originale del testo: Federico Leo Renzi
LA SITUAZIONE POLITICA OGGI: LO SCENARIO E’ GRAVE, MA NON RIESCE A FARSI SERIO
I media anticipano l’agenda di governo e annunciano i ritorni della mai morte zone colorale e dei lockdown, le prime per tutti, i secondi solo per i non vaccinati. Nel frattempo lo stato d’emergenza s’ipotizza verrà prolungato fino all’estate così come il green pass, che ormai abbiamo capito diverrà permanente.
Nel frattempo Draghi viene proposto come presidente della repubblica e premier, proposta che viola apertamente la costituzione.
L’opposizione davanti a tutto questo che fa? I sindacati annunciano mobilitazione generale ma senza sciopero, cioè lotta dura ma senza danneggiare nessuno, sia mai che Draghi abbia contrattempi nel suo piano di massacro dello stato sociale.
I gruppi no green pass e no vax si organizzano, puntando tutto sul far arretrare l’esecutivo sull’obbligatorietà vaccinale istituita de facto ma non de jure. Ovviamente l’esecutivo va a nozze con questo tipo di avversari, potendo attribuire ai no vax e ai no green pass il perdurare della pandemia e della mancata ripresa economica.
Quel che rimane della sinistra culturale ed extraparlamentare si getta sull’affossamento del DDL Zan, annunciando una battaglia campale per far passare le medesime istanze in altro modo e sotto un altro disegno legge. Draghi nel frattempo dorme tranquillo, visto che il DDL Zan è a costo nullo e non impatta sui bilanci delle aziende, quindi passi o non passi gli è indifferente.
La Meloni con i suoi Fratelli d’Italia continua ad incassare consensi facendo nulla, anzi meno fa più cresce: tutto il malcontento sociale generato dal taglio dello stato sociale se lo prende in dote lei, visto che è rimasta l’unica all’opposizione.
I filogovernativi invece godono di ottima salute: compattati sotto l’idolo Draghi, sostenuti da tv e giornali tutti pro esecutivo, freschi dall’adozione di una nuova ideologia che vede nell’unione fra Scienza e Mercato una sorta di religione capace di dare un solido fondamento ideale e pratico allo stato italiano dopo la sospensione della costituzione, fanno quadrato sempre e dovunque e non mostrano il minimo dubbio sulla svolta autoritaria dell’esecutivo: il loro obbiettivo infatti è far pagare la crisi pandemica alla working class e consolidare il proprio dominio tramite l’epurazione di ogni forma di dissidenza nei media, nel mondo scolastico/universitario, nei sindacati, perfino nei luoghi di lavoro.
La situazione insomma è grave, ma proprio non ce la fa a farsi seria: gli attori in gioco fanno di tutto per far sembrare queste prove generali di regime una farsa.


