LE ARIOSE PAROLE DEL PAPA SUL PERDONO, SUL TANGO SUL CLERICALISMO E SULL’UMORISMO: UN INSEGNAMENTO PER I NON CREDENTI MA ANCHE PER GLI INTEGRALISTI

Aveva fatto discutere la decisione di Papa Francesco di accettare l’invito di Fabio Fazio a partecipare ad un contenitore nel quale, di solito, tutti sono bravi e buoni. Una decisione sulla quale incombeva un antico monito: occhio perché il contesto modifica il testo. Francesco, a quanto pare, è riuscito a parlare e a farsi capire da tutto il “gregge” televisivo, credenti e non credenti. E’ riuscito perché, sia pure da pastore della sua Chiesa ha proposto un approccio tollerante e non manicheo alla vita oltrechè alla religione. Il diritto al perdono. Il valore dell’umorismo. E quello degli amici. Le domande che non trovano risposta. Un approccio che non può non emozionare anche un non credente. Ma che poterebbe essere di insegnamento anche per quei cattolici integralisti o per la sinistra che ama Francesco. Due declinazioni che nella pratica politica, o sui Social, talora si propongono in modo fazioso (e sin qui…) ma che spesso trascorrono le loro giornate alla caccia spasmodica del peccatore da mandare all’inferno, anziché provare a capirne le ragioni. O a redimerlo con i ragionamenti.