Radici giudaico cristiane
Le sofferenze dei bambini, il dolore innocente, è l’enigma irrisolto e assurdo, del quale i credenti da sempre continuano a chiedere conto a Dio.
Tra il dolore innocente dei bambini, uno è ancora più terribile, ed è quello non riconosciuto, ignorato o rimosso.
Riguarda tutti quei bambini che nella sofferenza non vengono chiamati per nome da nessuno, che nessuno prende per mano e li conduce al riparo in un posto sicuro, che nessuno accoglie in un abbraccio…
E’ il dolore straziante, per esempio, dei bambini palestinesi senza nome e senza niente.
Dolore che non suscita commozione, non provoca compassione, e quindi non attira la consolazione dell’ Occidente, sazio ed indifferente.
Le tante “TV del dolore”, sempre pronte ad alimentare se stesse con la spettacolarizzazione dei pianti e delle lacrime, stranamente non mandano le loro troupe nella striscia di Gaza.
Non sono in corso gare di solidarietà, e neppure sono previste maratone per raccolte di fondi allo scopo di ridare a quei bambini una casa, o semplicemente un pelouche.
Viaggiatori e viaggiatrici seriali, molto spirituali o troppo spiritate, non hanno mai posato un piede in Palestina, né risulta stiano programmando viaggi di pace, penitenziali e di riconciliazione, in quella terra martoriata…che non ha gas da esportare e neanche microchip da vendere.
In Europa, soprattutto in periodo elettorale, si professano tutti cristiani, e tutti naturalmente impegnati a difendere le asserite comuni radici giudaico cristiane della nostra cultura, e addirittura della civiltà dell’intero Occidente.
Nelle loro agendine, dovrebbero annotare che quelle radici si trovano in Asia, e più precisamente in Palestina.
Esattamente sotto le macerie di case distrutte, in mezzo ai territori occupati, trasformati in un insieme di enclavi separate, chiuse da muri e checkpoint, senza possibilità di accesso a nulla, senza corridoi umanitari, e senza vie di fuga.
Quelle radici sono sempre lì, alimentate dalle lacrime del dolore innocente dei bambini palestinesi.
Che a noi non hanno mai chiesto niente, né soldi , né armi pesanti, e neppure fionde.
Che a noi continuano semplicemente a chiedere: Perché?
Perché?


