di Maria Boscarol
Trovo insopportabili i tuttologi, i sapientoni, i sotuttoio, che deridono e sminuiscono con sarcasmo le cosiddette “sardine”.
Non risolvono i problemi della sinistra ? Certo che no. Ma questo non è il loro intento e l’hanno dichiarato sin dal primo giorno i quattro ragazzi ideatori di questi eventi: il loro scopo è RISVEGLIARE la sinistra, dare una SMOSSA a questa sinistra inerte, immobile e smarrita in mille fazioni come fossimo dei ronin.
Desiderano una sinistra che dica apertamente in quale direzione andare senza tentennamenti, senza pavidità, ma con il coraggio di OSARE. Questo ci attendiamo, questo attendono le sardine da una sinistra che ha smarrito la via sulla quale bisognava avanzare compatti.
Le sardine mostrano a tutto il Paese che c’è chi dissente fortemente dal legaiolo & Co.; che non ne hanno paura, che difendono i valori della Resistenza da cui in troppi se ne sono allontanati.
Non parliamo poi dei media: con quanta eco enfatizzerebbero “l’avanzata” del legaiolo in Emilia Romagna ! Riporterebbero unicamente i suoi deliri, senza contrapposizione alcuna. Così invece sono costretti a mostrare le folle che occupano le piazze di questa regione; sono costretti a non ignorare queste mobilitazioni; sono costretti a parlarne.
Così facendo si raggiunge lo scopo di rubare la scena a quel bidone d’immondizia che è la destra nel nostro Paese.
Le sardine sono gioiose, non violente, antifasciste e cantano “BELLA CIAO”
Brave sardine, grazie Emilia Romagna !
P.S:: Il prossimo appuntamento in piazza si terrà a Reggio Emilia il 23 Novembre.
Ciapa, incarta e porta a casa.
Aloha.
