Autore originale del testo: Federico Leo Renzi
UNA, NESSUNA, CENTOMILA PANDEMIE
Oggi mi sono successe due cose molto interessanti, e che credo collegate fra loro.
La prima è che sono stato sgridato da un’automobilista perchè avevo la mascherina abbassata: ero alla fermata dell’autobus del mio paese, erano le 9.30 e non c’era nessuno vicino a me per l’arco di 200 metri, quindi ho abbassato la mascherina e mi sono acceso una sigaretta. 10 secondi dopo un auto ha suonato, poi ha rallentato, il conducente ha abbassato il finestrino e mi ha gridato “Alzati la mascherina, porco ***”. Evidentemente riteneva che i miei droplet potessero percorrere 200 metri e infettare le persone che uscivano dai negozi nella piazza più avanti, oppure che potessero bypassare i finestrini delle auto e infettare i conducenti delle auto che passavano davanti alla fermata.
La seconda è che al capolinea dell’autobus mi hanno controllato il green pass. Siccome immaginavo sarebbero arrivati i controlli, avevo il pass cartaceo e la carta d’identità nella tasca dei jeans, appena il controllore me l’ha chiesto ho tirato fuori entrambi. Siccome il QRcode del pass non veniva letto dal suo cellulare, gli ho detto che se voleva avevo tenuto l’sms del servizio sanitario che notificava l’invio del pass dopo la seconda dose. Lui mi ha risposto secco “Non mi interessa se lei è vaccinato. Lei deve solo girare con i documenti in regola, per fortuna non sono della polizia” poi si è allontanato per controllare quello degli altri passeggeri del bus.
La cosa che lega i due avvenimenti è il clima sociale che li ha generati: il terrore assolutamente irrazionale che ogni gesto -per quanto innocuo- di allentamento delle misure di profilassi diffonda la peste, e una visione puramente formalistica di lotta alla pandemia in cui non conta se sei protetto oppure no dal Covid, ma solo che tu abbia i documenti che attestano che sei a norma rispetto alle leggi dello stato. Per completare il quadro dopo lavoro sono andato a mangiare in un locale per studenti universitari, pieno di clienti come sempre: siccome sono un cliente abituale mi hanno fatto accomodare al tavolo senza controllare il pass. Volendo potrei avercelo avuto sospeso perché infetto, ma il cameriere sa che sono vaccinato e avendo già abbastanza lavoro nel servire ai tavoli, ha evitato di perdere tempo.
Credo sia difficile mantenere la sanità mentale di fronte a questa schizofrenia quotidiana: ogni pezzo della società, per non dire ogni individuo, vede e affronta la pandemia in maniera totalmente diversa, e presuppone tu ti adegui alla sua particolare visione. Se non lo fai sei un piantagrane, un untore, o come dice in maniera più “scientifica” il Censis, un essere irrazionale che deve essere rimesso in riga.


