La giustizia sociale e la riduzione delle disuguaglianze, così come la lotta contro l’inquinamento e il cambiamento climatico, fanno parte della stessa battaglia…
Occuparsi dei poveri e al contempo della salvaguardia del pianeta, sono attività strettamente correlate.
L’emergenza sociale e l’emergenza ecologica credo si possano definire anche come un’attuale questione morale.
Perché l’inquinamento dell’aria, dell’acqua e dei cibi, uccide milioni di persone nel mondo, soprattutto tra i ceti più deboli.
Perché le catastrofi, dovute al dissesto ambientale, colpiscono maggiormente le popolazioni più esposte e meno protette della terra.
Di pari passo col tema sociale ed ecologico deve andare, a mio parere, il tema della guerra e degli armamenti, che costituisce la terza gamba dell’odierna questione morale.
Perché la guerra uccide quasi esclusivamente la povera gente, danneggia il creato e minaccia di distruggerlo.
Perché le spese per gli armamenti tolgono risorse alla scuola, alla sanità e alla sicurezza dei più poveri.
Tutti, come accade sempre durante le campagne elettorali, dichiarano di volersi occupare dei poveri.
Chi promettendo dentiere, chi abolendo il reddito di cittadinanza, chi con la flat tax, e chi, il più geniale di tutti, candidando Cottarelli e Casini…
Sono convinto che molti dirigenti della vecchia Sinistra che fu, oggi guarderebbero con grande simpatia a chi intende affrontare l’odierna “questione morale” con serietà, concretezza e determinazione.


