Autore originale del testo: Giovanna Ponti
Si parla su varie bacheche della giornalista del primo canale televisivo russo da Floris. Io ho visto l’inizio e mi sono chiesta che senso avesse invitare una giornalista russa per dire in coro che è una serva del regime. Questo si sa benissimo.
Se la inviti la lasci parlare senza deriderla come fosse una bambina ritardata, magari anche chi ascolta riesce a capire che in Russia la stampa e le TV non sono libere, senza che lo dicano in coro fra risatine e vere e proprie aggressioni verbali giornalisti e opinionisti nostrani e stranieri.. Fra l’altro non che ci si sia piazzati un gran bene noi italiani nella classifica fatta giorni fa sulla libertà dei giornali, eh. 58esimo posto mi pare di ricordare.
Sono stati un branco di maschilisti idioti, i nostri in studio, e hanno fatto davvero schifo. Se vuoi dimostrare che i giornalisti russi non sono liberi, come sappiamo benissimo, fai domande educate e dalle risposte sarà palese, puoi anche controbattere e incalzare sulle questioni che affronti, ma in maniera civile.
Oltre ad avere offeso lei, quel gruppetto di idioti ha offeso anche l’intelligenza di chi seguiva la trasmissione. Io ho girato canale dopo dieci minuti.
In Italia le vie di mezzo non esistono: ai russi che accettano di parlare nelle nostre TV, peraltro su nostro invito, o si fa fare loro un comizio delirante o li si deride.
Uno schifo proprio.
