di Pietro Grasso
Ve lo ricordate il caso Diciotti? Ora il Senato dovrà giudicare su un caso simile, quello della nave Gregoretti.
Ho iniziato a leggere le carte, è presto per dare una valutazione accurata, ma il quadro che emerge è addirittura peggiore di allora. Il comandante della Gregoretti dichiarò che a bordo c’erano malati di scabbia e tubercolosi e che in alcun modo lui e il suo equipaggio avrebbero potuto garantire l’incolumità dei naufraghi su una imbarcazione destinata a tutt’altro. Era insomma in pericolo la vita di quelle persone e, sulla loro pelle, il Ministro faceva le prove generali dei pieni poteri a cui ambiva.
Ve lo ricordate il Decreto Sicurezza? Quello che Salvini, proprio per non incappare in un altro caso Diciotti, fece approvare per garantirsi l’impunità? Ecco: nel gestire il caso Gregoretti, l’allora Ministro è andato oltre quanto previsto espressamente dal Decreto. Un record forse frutto dell’ebbrezza dell’estate al Papeete: mentre lui si godeva la spiaggia nello stesso mare e negli stessi giorni della sua vacanza c’erano decine di persone in pericolo.



