SI DIRA’ GIUSTAMENTE CHE ZAVOLI E’ STATO IL PIU’ GRANDE
GIORNALISTA TELEVISIVO. MA E’ RIMASTO UN MAESTRO
SENZA EREDI: DOPO SONO DILAGATI I TALK SHOW, NEI QUALI
INDIPENDENZA E QUALITA’ SONO QUASI SEMPRE LATITANTI
Chiunque abbia avuto la fortuna di assistere ad alcuni programmi realizzati da Sergio Zavoli, a cominciare da Nascita di una dittatura o dalla Notte della Repubblica, non solo ha assistito a momenti di grande giornalismo, ma soprattutto – ecco la vera essenza della buona informazione – ha visto e ascoltato cose che non conosceva: l’indimenticabile testimonianza del brigatista Franco Bonisoli, le interviste ad ex gerarchi fascisti e ai loro strenui oppositori. E tanto altro ancora. Una tv di qualità che ti offriva fatti e testimonianze, che poi tu elaboravi, una tv che non ti teleguidava emotivamente verso la verità preferita dal conduttore. Non mancano ancora oggi talk show o singole inchieste con un contenuto giornalistico, ma sono eccezioni. In ore e ore di informazione, dall’alba alla notte fonda, prevalgono l’urlo e la fazione. Possiamo dirlo senza enfasi: Sergio Zavoli è un maestro che esce di scena senza eredi. Nessuno ha potuto né voluto imitarlo.



