Grecia: anno nuovo con le urne SYRIZA punta su governo e presidente della repubblica

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Argiris Panagopoulos
Fonte: facebook

 di Argyrios Argiris Panagopoulos

09 dicembre 2014

La decisione del governo di accelerare la votazione per eleggere il presidente della repubblica è prevedibile e benvenuta, perché avvicina di più la prospettiva di riscatto per il popolo e il paese che è il ricorso al verdetto popolare”, scrive SYRIZA nel suo comunicato stampa.
Secondo Alexis Tsipras il conservatore Samaras e il socialista Venizelos sanno molto bene che non hanno i numeri per eleggere il presidente della repubblica è hanno fretta per abbandonare il governo perché la Troika gli costringe di votare nuovi forti tagli. Cosi sembra che hanno pensato bene di abbandonare il governo a SYRIZA, che già l’ultimo sondaggio gli dà 5% di margine su Nuova Democrazia. Una altra lettura per l’accelerazione dei tempi per l’elezione della massima carica dello stato greco sostiene che la Troika in collaborazione con il governo hanno preso questa decisione per ricattare i parlamentari, nascondendo nello stesso momento il contenuto della nuovo accordo di due tre mesi che si prepara con la Troika, che si prevede ancora più duro dai Memorandum, e il nuovo Memorandum che si dovrebbero firmare il 2015.
La sera di lunedì Alexis Tsipras ha abbandonato l’evento per la commemorazione di Giannis Mpanias, l’ex segretario del Partito Comunista Greco dell’Interno ed uno degli artefici di SYRIZA, nel quale era invitata d’onore Luciana Castellina, per andare ad una riunione con i suoi più stretti collaboratori nella sede centrale di SYRIZA. “Hanno una grande divario per trovare gli 180 voti e per questo cominciano da subito le procedure per l’elezione del presidente della repubblica”, ha detto Alexis Tsipras prima di abbandonare la sala tra gli applausi della gente di SYRIZA.
Il voto per la finanziaria con soli 155 voti a favore sui 300 deputati del parlamento domenica sera aveva convinto anche i più scettici di SYRIZA che il governo non aveva altra possibilità che accelerare i tempi per l’elezione del presidente della repubblica.
L’ultimo sondaggio che si è svolto il 5 e il 6 di dicembre per conto del canale televisivo Action 24 SYRIZA prende 29% dei voti validi, Nuova Democrazia 24,5%, Pasok 7%, Il populista Fiume 6,5%, i criminali di Alba Dorata 6,5%, i comunisti ortodossi di KKE 6%, i Greci Indipendenti 4%, la Sinistra Democratica 1%, mentre 5,5% prendono “gli altri partiti” e 10,5% si era dichiarato “indeciso”. Il 64% ha dichiarato che crede che SYRIZA vincerà le elezioni, mentre solo il 24% ha scommesso sulla vittoria di Nuova Democrazia.
Il vicepresidente del governo greco Venizelos, l’odiatissimo dalle sinistre leader dei socialisti, ha dichiarato alla televisione “Mega” che ancora non è stato deciso il nome del candidato per la presidenza della repubblica, che sarà probabilmente reso noto dopo martedì, senza escludere anche la possibilità di una candidatura femminile.
Secondo Venizelos il paese non deve andare alle urne, ma vede molto difficile la formazione di un governo provvisorio, insinuando contro SYRIZA che “ognuno deve assumere le sue responsabilità”. Inoltre Venizelos considera che in caso della elezione del presidente della repubblica dall’attuale maggioranza il paese avrà il tempo necessario di 18 mesi prima di andare alle urne potendo adottare tutte le riforme necessarie per uscire dalla crisi. Una prospettiva che ha terrorizzato abbastanza la gente che seguiva i telegiornali della notte, visto che il governo si prepara tra l’altro per un muovo giro di vite nell’amministrazione pubblica e durissimi tagli appena finito il nuovo aumento dell’età pensionabile questi giorni.
La prima votazione per eleggere il presidente della repubblica si farà il 17 dicembre e la seconda dopo sei giorni il 23 dicembre. La terza è ultima votazione si dovrà fare dopo altri sei giorni, il 29 dicembre. Se i partiti dei Memorandum, i conservatori della Nuova Democrazia e i socialisti del Pasok, non troveranno 180 voti sui 300 deputati il parlamento si scioglierà entro 10 giorni e i cittadini greci potranno dire la loro alle elezioni che si svolgeranno probabilmente la domenica 18 gennaio e con maggior probabilità la domenica 25 gennaio o la domenica successiva, il 1o febbraio.
Nella prima votazione servono 200 voti per eleggere il presidente della repubblica e nelle altre due 180 voti.
Il nuovo parlamento potrà eleggere il presidente della repubblica nella sua prima seduta con 180 voti nella prima votazione, però se non riesce la elezione del presidente della repubblica si fa con la maggioranza assoluta dei 151 sui 300 parlamentari. Se non c’è nemmeno la maggioranza assoluta si fa un’altra votazione tra i due candidati con il maggio numero di voti e si elegge quello che avrà il maggior numero dei voti. In altre parole basterebbero pochi voti per eleggere il prossimo presidente della repubblica greca.
Se SYRIZA vince le elezioni con la maggioranza assoluta, anche grazie alla forte tendenza dei cittadini democratici di liberarsi dai governi della troika, potremo vedere un secondo “miracolo”, cioè un primo ministro ed un presidente della repubblica di… SINISTRA!

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