di Luigi Altea 02 gennaio 2015
C’è chi, dopo la chiusura definitiva del ristorante nel quale ha pranzato e cenato durante tutta la vita, è capace di affermare d’averlo frequentato soltanto per il grande affetto che nutriva nei confronti dello chef. Per ragioni di cuore e non di pancia…
E’, più o meno, quanto ha fatto Walter Veltroni, quando ha affermato di non essere mai stato comunista, e di aver militato nel PCI solo perché c’era Berlinguer…
Per conquistare la “pole position” si arriva perfino a mancare di rispetto, oltre a quella degli altri, anche alla propria storia. Spero, tuttavia, che non gli basti…
La scelta per il Colle è tra chi sarà fedele ai patti segreti e scellerati, e chi sarà leale al giuramento sulla Costituzione.
Tra la retorica omnicomprensiva, e la concretezza senza svolazzi.
Tra sermoni logorroici e vuoti, e ragionamenti “basici, frasi dimezzate, cariche di senso, anche se mancanti di un soggetto o di un complemento…
Tra i messaggi interminabili e una sola idea, breve e fissa: chi ha di più deve dare di più!
Tra declamazioni tronfie e bolse, e metafore popolari che inducono ad una riflessione e strappano un sorriso.
Se toccherà a te, carissimo Segretario, non cambierai certamente il mondo, ma almeno per sette anni non potrai più parlare di Ditta. E questo sarà già un piccolo vantaggio…
Se poi sarai un Presidente capace di farci dimenticare il precedente…questo sarebbe il risultato più grande e più bello!
In bocca al lupo, mio Presidente!


