Fonte: Lucia Del Grosso
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di Lucia Del Grosso – 7 marzo 2015
Vogliamo riassumere in una battuta il senso comune che si sta diffondendo in Italia in merito alla vicenda greca? Anche tra coloro che si definiscono di sinistra, in questi tempi strani in cui si chiama sinistra di tutto e di più, pure quello che fa rivoltare nella tomba i padri del pensiero liberale ottocentesco? E’ questa: “I Greci hanno vissuto al di sopra delle loro possibilità, ora di che si lamentano?”.
Raccapricciante. In un mondo in cui Marchionne riceve un premio di 60 milioni per aver compiuto la più feroce ristrutturazione della FIAT, per aver umiliato e discriminato i lavoratori (e lo ha stabilito un giudice, non è un giudizio di parte) chi è parassita? Ma i Greci, ovvio! Capito l’antifona? Nemmeno i servi della gleba, prima che si diffondesse la coscienza di classe, si mettevano così indegnamente a 90 gradi, qualche volta si rivoltavano di fronte alle iniquità.
E’ populismo? E’ demagogia? Sicuri che sia populismo accettare la logica che uno guadagni per 100 generazioni a venire purché siano compensi meritati (?), mentre il popolo greco deve essere punito con la distruzione dello stato sociale perché qualcuno ha mal governato e ha permesso un’abnorme evasione fiscale di cui, come sanno tutti, beneficiano soprattutto le elités sociali?
E il governo Tsipras, che vuole dimostrare che non è scritto in nessuna Bibbia che le uniche riforme possibili devono essere per forza in danno dei lavoratori e degli ultimi della società, è un governo di pericolosi estremisti!
Leggetevi, se ritenete di poter contare su uno stomaco forte, Fubini oggi su Repubblica: vi verrà il sospetto che Varoufakis nelle notti di luna piena ululi e si riempia di peli.
Ma questa è la piatta vulgata propalata dai media.
Perciò appoggio convintamente la raccolta di firme promossa dal web per sostenere il popolo greco con un’ampia mobilitazione dell’opinione pubblica che prenda coscienza della mistificazione che si vuole accreditare in Italia e in Europa.
Auspico perciò che sui questo tema la sinistra non si limiti all’approvazione di sterili ordini del giorno, ma chiami alla mobilitazione i lavoratori e i disagiati della società perché non passi la cultura secondo la quale se l’economia va bene si arricchisce l’1% della popolazione e al resto vanno le briciole, se va male si fanno le riforme per riprendere le briciole al 99%, detto papale papale (populisticamente?).
L’appello è sul web da alcuni giorni ed è riconoscibile dall’immagine della bandiera greca che compare su questo post.
Firmate e diffondetelo, per i Greci, ma anche per noi, a meno che non pensiate che anche noi abbiamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità per cui ci meritiamo il Jobs Act in perfetto allineamento ai dettami del’ordoliberismo europeo.
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A fine aprile le autorità politiche e monetarie europee si pronunceranno sulle misure adottate dal governo greco dopo l’accordo del 24 febbraio. Accordo che dà respiro alla Grecia, ma che prepara un ancor più duro show-down in Aprile.
firma la petizione a sostegno del popolo greco per l’Europa della dignità e della solidarietà



1 commento
Firmate , firmate e firmate. Fatevi vallere !!! Non lasciate sfuggire nemmeno una petizione che richieda la solidarietà ‘alla Grecia , altrimenti non potete dirvi per nulla di sinistra…. Capitoooo?