I coglionazzi siciliani

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Giovanni Caianiello
Fonte: politicaPrima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2015/09/i-coglionazzi-siciliani.html

di Giovanni Caianiello  – 3 settembre 2015

Sono rientrato a Palermo, nei giorni scorsi,  dopo essere stato in provincia di Enna. Dire che mi sento miracolato è dir poco. Dopo aver percorso l’A19, quella che i cartelli definiscono impropriamente “autostrada” e che invece è un campo ad ostacoli, dove raggiungere la destinazione è come fare la caccia al tesoro, dove vinci se ci arrivi.

Trazzera Via-dellOnestaHo anche attraversato la “Trazzera” di Caltavuturo, o “via dell’Onesta”, come si legge in un cartello all’inizio del percorso, nome più che appropriato, considerato quello che avrei trovato più avanti e che questo tratto di “strada è stata realizzata con soldi di privati. Un’iniziativa lodevole di un ‘comitato cittadino’, di due imprenditori, dell’amministrazione locale e del M5S siciliano che ha finanziato l’opera. Consente di risparmiare con due minuti e quaranta di percorrenza, almeno altri 45 di strade alternative impervie e disastrate. Mentre proseguivo, dopo la trazzera, ad ogni chilometro, ero sempre più incavolato con questo paese, con i suoi politici ed amministratori, causa di questo disastro, ma lo ero ancora di più nei confronti di tanti coglionazzi siciliani che continuano imperterriti a sostenerli.

Strade Sicilia disatroNei presso di Sacchitello, avevo già raggiunto la sensazione fisica di nausea. Quella che secondo l’idea di molti dovrebbe essere una autostrada, sembrava invece, poco più di una stradina dissestata di campagna, con continue deviazioni di corsie appena percorribili a causa di lunghi tratti da anni chiusi e pericolanti e dove nessun intervento sanatorio è mai stato fatto. Cioè, quando un tratto diventa pericolante, piuttosto che pensare a rimetterlo in efficienza, la soluzione diventa la sua chiusura definitiva.

images (3)Un po’ come si usa fare anche nelle nostre strade cittadine, quando si crea una buca, la soluzione non è ripararla, ma segnalarla con un cartello. È più economico e più sbrigativo. Allora mi sono chiesto, ed ancora mi chiedo, ma come è possibile che dal centro al nord di questo paese si siano realizzate ed ancora sono in fase di realizzazione opere faraoniche di raddoppi di corsie autostradali, progetti e nuove costruzione per altre migliaia di chilometri.

Frecciarossa no SiciliaE linee ferrate, treni super veloci come i Frecciarossa in tutte le varianti, i Frecciargento, e poi i Frecciabianca, quando, invece, in Sicilia continuano ad esistere solo e solamente linee a binario unico, a parte pochi collegamenti, ed in alcuni tratti persino littorine a gasolio, costruite dalla Breda dagli anni trenta, tra una città ed un’altra?

Ho dato uno sguardo ai progetti e agli interventi realizzati, in fase di realizzazione e previsti al Nord, raddoppi di corsie (3° e 4° corsia di marcia, etc.), per migliaia di chilometri. (i dettagli anche degli importi su questo link della società autostrade).
Ecco alcuni esempi:

A1 4ª corsia MODENA – BOLOGNA; 3ª corsia CASALECCHIO- SASSO MARCONI; VARIANTE DI VALICO; 3ª corsia BARBERINO – INCISA; 3ª corsia ORTE – ROMA NORD; 3ª corsia ROMA NORD – SETTEBAGNI; 4ª corsia S.Cesareo – Colleferro, 4ª corsia Colleferro – Frosinone; 4ª corsia Milano Sud – Lodi; 3ª corsia Incisa – Valdarno;
A4  4ª corsia MILANO EST – BERGAMO;
A8 3ª e 4ª corsia MILANO – GALLARATE; Ampliamento 5ª corsia tra Barriera Milano Nord e Inter.ne Lainate; collegamento NUOVA FIERA DI MILANO;
A9 3ª corsia LAINATE – COMO GRANDATE;
A11  3ª corsia Firenze – Pistoia; 3ª corsia Pistoia – Montecatini;
A14  3ª corsia BOLOGNA B.GO PANIGALE – SAN LAZZARO; 3ª corsia RIMINI NORD – PORTO S. ELPIDIO.

E poi il PASSANTE DI GENOVA, in Maremma le ruspe sono al lavoro per la Livorno-Civitavecchia, e a Est ecco la Mestre-Orte da 9,8 miliardi.

Insomma l’Italia stringe la cinghia, ma i signori delle autostrade fanno affari: 2.000 chilometri di nuovi percorsi per 35 miliardi. Da sinistra a destra, partiti d’accordo.

sp-700Ed in tutto questo la dimenticata Sicilia dov’è? Dove sono i politici ed amministratori (sempre politici), eletti dai siciliani negli ultimi 40 anni ad oggi, che si sarebbero dovuti occupare delle benessere della collettività, delle strade siciliane della loro manutenzione, della costruzione di nuovi collegamenti, di raddoppi autostradali e linee ferrate? Dove sono le 3 ª e 4ª corsie, ma prima di tutto, dove sono le strade ed autostrade siciliane ed i “Frecciarossa” di Sicilia?

Dove sono stati questi “signori” fino ad adesso se non ad approvare e votare in Parlamento le opere realizzate e da realizzare nel resto d’Italia, ignorando quelle di casa propria? E dove sono loro anche oggi, con una Sicilia spezzata in due dalla loro incapacità ed inefficienza, se non a coltivare soltanto i soli propri interessi personali?

La-Sicilia-morsa-maltempoMa ancor più, mi rivolgo alla moltitudine di coglionazzi siciliani che ancora li sostengono e li adorano come semidei. Dove siete, vivete ancora in questa isola dimenticata, oppure siete ancora impegnati a piangervi addosso con i santini votivi in mano dei vostri strafottenti beniamini politici? Lasciatemelo dire, siete proprio dei coglionazzi!

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