Bambini migranti scomparsi. Non dimentichiamoli

per Gian Franco Ferraris
Autore originale del testo: Gisa Siniscalchi
Fonte: politicaPrima
Url fonte: http://www.politicaprima.com/2016/02/bambini-migranti-scomparsi-non.html

Aylan per non dimenticaredi Gisa Siniscalchi – 2 febbraio 2016

“Obbligati a morire”, una frase comparsa tempo fa sui muri di Roma assieme a grandi manifesti per ricordare l’olocausto degli ebrei.

Insieme al nuovo olocausto rappresentato dalla strage di migranti, annegati per raggiungere un luogo lontano dagli orrori quotidiani dei loro paesi.

turchiapoliziottoaylanLa foto del corpicino di Aylan, il bimbo con la maglietta rossa in riva al mare, aveva commosso tutti sconvolgendo le coscienze, ora è quasi dimenticata. Altre notizie, altri fatti… hanno preso la scena e i morti sono un semplice dejà vu; ma non si risolve un problema semplicemente dimenticandolo o allontanandolo da se perché ritorna sempre. Un recente rapporto di Europol, l’agenzia europea finalizzata alla lotta al crimine, evidenzia che, dal momento del loro arrivo in Europa, sono scomparsi 10.000 bambini non accompagnati, di cui solo 5.000 in Italia. Numeri da rabbrividire.

Svaniti nel nulla, bambini che non si sa dove siano finiti; bambini che già durante il viaggio verso la loro meta sono vittime di sfruttamento e a volte di violenza. Un viaggio lungo attraverso il deserto per arrivare al posto d’imbarco, e poi su navi o gommoni, senza protezione alcuna, per diventare un potenziale bacino di guadagno di speculatori che sfruttano la loro vulnerabilità e impotenza.

bambino migranteIl fenomeno dei bambini scomparsi è stato oggetto di un articolo sul Guardian, un giornalista italiano freelance, Luca Muzi, ha cercato di evidenziarne il perché con un’inchiesta tra addetti ai lavori.

Nel nostro paese, i profughi o anche clandestini minori non accompagnati vengono inviati prima nei centri di accoglienza e poi inseriti in programmi di educazione e integrazione, e, a volte dati in adozione a famiglie di italiani. In realtà non è così semplice, le strutture di prima accoglienza hanno maglie larghe, pochi posti e poco personale, già in questo primo passaggio molti fuggono, cercando di arrivare alla loro destinazione, magari da un parente in Germania o altrove; si evince facilmente che pur con tutta la buona volontà degli operatori, dei volontari, dell’apparato dello stato con le sue strutture e le risorse impiegate non riusciamo a fare fronte adeguatamente ad un afflusso così imponente.

migranti-e-bambini-011Molti di questi bambini cadono nelle grinfie della criminalità che li sfrutta in vari modi, vendendoli anche, come fossero merce, sia per sfruttamento sessuale che per il lavoro minorile ed è difficilissimo riuscire a ritrovarli e salvarli. Sono invisibili, in una zona grigia senza controllo, sfuggono alle procedure di identificazione, non se ne conoscono nemmeno i nomi e quindi nessuno li cerca.

Non esiste un vero piano per l’infanzia, non c’è un sistema efficiente e adeguato. Quelli organizzati sono i criminali, e forse non è azzardato pensare che esista un legame tra i mercanti di esseri umani e le varie mafie nostrane.

Non si può restare indifferenti a simili barbarie, a fatti gravissimi che accadono anche nel nostro paese, alla violazione quotidiana delle più elementari norme etiche nei confronti di bambini innocenti, esseri umani deboli che hanno bisogno d’aiuto, d’accoglienza e solidarietà. E, invece, spesso si volge lo sguardo altrove, per salvaguardare l’orticello di casa, difendere la “famiglia” dagli attacchi esterni, da false paure alimentate dall’opportunista di turno.

migranti fuggitiviIl fenomeno immigrazione ha raggiunto dimensioni enormi, nel 2015 si è registrata la crisi più grave che ha coinvolto l’intera Europa senza arrivare però a una soluzione adeguata. I fronti sono diventati più ampi e oltre al Mediterraneo che ci tocca da vicino c’è l’area dell’Egeo e la Grecia con i suoi gravi problemi economici. L’Unione Europea ha mostrato tutta la sua debolezza e incapacità a compiere azioni collettive risolutive per affrontare e controllare questo esodo enorme di uomini, donne e bambini in cerca di aiuto.

L’immigrazione in se è un fenomeno storico conosciuto ma mai con queste dimensioni. Una questione che investe la responsabilità morale e politica di tutti gli stati europei, ecco ho detto giusto, per tutti gli stati europei, perchè l’EUROPA UNITA non esiste. Ogni paese fa quel che vuole, si chiudono le frontiere, si alzano muri si tenta di bloccare il trattato di Scenghen mettendo a rischio così l’intera impalcatura della stessa Europa.

La civilissima ed accogliente Svezia,e anche la Finlandia, hanno organizzato un rimpatrio di massa. Centomila migranti saranno rispediti nei loro paesi con un’operazione enorme di espulsioni. L’Europa così rischia di diventare un insieme di popoli governati da zelanti ragionieri senz’anima.

Ma dei bambini scomparsi e della loro carneficina nulla. No. Dei bambini nessuno può dimenticarsi.

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