di Luigi Altea 20 febbraio 2016
Se ci guardassimo attorno, la ragione ci porterebbe alla disperazione…
La razionalità ci suggerirebbe di accontentarci del meno peggio…
Se restassimo con i piedi per terra, continueremmo a credere nell’esistente e smetteremmo, rassegnati, di sperare…
Perché credere è molto più facile che sperare.
Tutti credono in qualcuno o in qualcosa.
Quanta gente crede in chi promette la difesa tribale della nostra identità!
Quanta gente crede in chi indica la soluzione dei problemi nel disprezzo della politica, dei sindacati, della mediazione…
Osservate come sale nei sondaggi il Tronfio fiorentino, quando, impettito, cerca di dare di sé un’immagine di virile compostezza, e aspira a diventare il busto di se stesso: un monumento vivente al Duce che vorrebbe essere. Guardate come il popolo, che fu di sinistra, ascolta l’affollamento delle sue intenzioni orali…
Se credessi, se fossi credulone…sarei rimasto nel PD.
E invece spero, e seguo con speranza il faticoso e nobile tentativo di Sinistra Italiana, di ricominciare, di ripartire, di rinnovare…
Spero… e lascio una finestra aperta sul nuovo giorno che arriva, sul mandorlo in fiore che annuncia la primavera, sulla bella sinistra che verrà…
