di Gian Franco Ferraris – 4 novembre 2016
Il tentativo di colpo di Stato di Renzi, Napolitano e i poteri forti in questi giorni pare fallito. L’Italicum, la legge elettorale antidemocratica imposta dal “Partito democratico”, viene messa in discussione dagli stessi impostori che l’avevano definita la legge migliore del mondo perchè rischia di essere un boomerang e di consegnare l’Italia al Movimento 5 Stelle; e il pasticcio costituzionale con cui di fatto si metterebbe in soffitta la democrazia parlamentare è in forte difficoltà nell’opinione pubblica nonostante il tour de force della RAI e delle Tv Mediaset.
Tuttavia, il cammino è ancora irto di difficoltà, non c’è da fidarsi dei sondaggi favorevoli perchè ci sono numerosi indecisi e una buona parte dell’elettorato decide gli ultimi giorni e altri cittadini votano come fanno all’improvviso zapping tra un canale e l’altro. Inoltre, fa specie il comportamento di Silvio Berlusconi; se il risultato del referendum fosse acquisito si metterebbe in bella mostra per il NO perchè, come ha scritto Rino Formica (che perlatro prevede che Renzi sia arrivato al capolinea), “da sempre in politica non si fanno alleanze con i perdenti”.
A ben pensare il fronte del No, che con ragione sui quesiti referendari riesce a prevalere per le argomentazioni esposte, ha un oggettivo punto di debolezza: Renzi vuole vincere a tutti i costi e ogni istante ribadisce che non c’è alternativa al suo governo; il fronte del NO pare che abbia come unico scopo la sconfitta di Renzi ma non propone alcuna alternativa, anzi molti esponenti sostengono che Renzi dovrebbe rimanere al governo.
Io stesso constato, ogni volta che parlo con persone in carne ed ossa, che ci sono un numero consistente di indecisi che mi dicono qual è l’alternativa a Renzi? – Salvini o Grillo o De Mita o D’Alema? “vorrei votare no a questo pasticcio, ma temo le conseguenze…”.
Ora, io penso che ci sono dei momenti storici in cui si riesce di dare il meglio di se stessi: se le forze politiche di destra, centro, sinistra, il Movimento 5 Stelle pensassero agli interessi degli italiani avrebbero la soluzione vicina. Il governo Renzi in questi tre anni si è occupato di tutto tranne che dei problemi veri degli italiani.
Tutte le forze poitiche dovrebbero senza indugio, dichiarare la propria disponibilità a sostenere il miglior governo possibile, un governo di salute pubblica sino alla primavera del 2018, guidato da una persona di onestà cristallina e competente e con una decina di ministri autorevoli di destra, centro e sinistra con questi obiettivi:
– affrontare la crisi economica tagliando le spese “superflue” e utilizzando questi fondi per un piano straordinario per l’occupazione; ovviamente tra le spese da tagliare ci sono i privilegi della classe politica;
– predisporre un piano di investimenti per la messa in sicurezza del Paese – il contrario dello “sblocca Italia”;
– rafforzare le istituzioni democratiche, con l’approvazione di una legge elettorale “democratica”, definire i rapporti tra lo Stato centrale e le autonomie locali, non facendo leggi “di fretta” ma poche leggi scritte bene che sburocratizzino il Paese dando maggiore efficienza ai servizi ai cittadini e definendo la suddivisione delle risorse tra lo Stato e le autonomie locali;
– fare una tassazione equa e non “odiosa”, con l’eliminazione delle tante imposte duplicate a carico dei cittadini: ad esempio finalmente un’unica imposta sulla casa.
Sono obiettivi che dovrebbero stare a cuore di tutte le forze politiche e che consentirebbero di andare alle elezioni del 2018 con maggiore consapevolezza e serenità. Poi toccherà agli elettori scegliere tra le diverse opzioni politiche in campo.
“Dopo il NO non vi sarebbe il diluvio, come sostengono molti detrattori di tale impostazione, ma assisteremmo, viceversa, a una possibile ripresa della vita democratica, a patto che i partiti non rinuncino, ancora una volta, all’elaborazione di una progettualità politica fondata sulla partecipazione popolare e sul rispetto dell’interesse pubblico superiore, unica risposta vincente al respiro corto della demagogia.” (Luciano Canfora)




4 commenti
di un semplicismo disarmante l’impostazione dell’articolo e vergognosa la foto. Se questa è la sinistra “vera”, si capiscono i danni che ha fatto dal 1921 ad oggi 🙁 Se è solo grillismo, non c’è nemmeno da commentare… perchè non mettete un bell’articolo pro fautori del no (capisco che le loro diversissime posizioni sono troppo difficili da giustificare) accompagnato da una foto degli esponenti di casa pound?
Gli italiani nei momenti di difficoltà tendono a scegliere l’uomo della provvidenza che di solito porta solo sventura. L’articolo coglie un nodo cruciale e un aspetto di debolezza nel fronte del No: la mancanza di sbocco politico. Comunque finisca il referendum il tentativo di Renzi è destinato al fallimento (vedi Italicum). Che governo ci attende dal 5 dicembre? se vince il si, un governo di scopo di Renzi che ci porterà presto alle elezioni (mercati permettendo) e se vince il No un governo meno incompetente e meno dannoso ma non in grado di affrontare i problemi veri del Paese. L’articolo finisce con la speranza che “Dopo il NO non vi sarebbe il diluvio, come sostengono molti detrattori di tale impostazione, ma assisteremmo, viceversa, a una possibile ripresa della vita democratica, a patto che i partiti non rinuncino, ancora una volta, all’elaborazione di una progettualità politica fondata sulla partecipazione popolare e sul rispetto dell’interesse pubblico superiore, unica risposta vincente al respiro corto della demagogia.” (Luciano Canfora). Difficile ma è una strada percorribile nell’interesse dell’Italia
Ma con quale realismo si può ancora sperare nei “partiti”? Ci può salvare solo la defenestrazione della mediocrità dal Parlamento riportando in quel luogo-istituzione il rigore morale e culturale indispensabile per guidare un grande Paese.
Rigore di cui ancora dispone la società civile, emarginato dalle istituzioni e dalla politica per idiosincrasia, e perdente nella tradizionale competizione elettorale per la mitezza intrinseca, che poco o nulla può contro l’aggressività espressa dalla mediocrità della politica e la sua maturata esperienza.
Ma la Costituzione ancora ci permette un percorso diverso, legale, democratico!
Vogliamo parlarne? vogliamo approfondire questo tema anche per uscire dal solito menage analisi, commento, lamento?
Paolo Barbieri, per un NO EVOLUTIVO!
che bella Favola!!!!!!! grillo che si mette d’accordo con berlusconi che si mette d’accordo con salvini che si mette d’accordo con d’alema che si mette d’accordo con meloni. Ma dove vivete? Ma li sentite parlare i soggetti di cui sopra? Anche essendo sullo stesso fronte si tirano calci in faccia evolete che si siedano allo stesso tavolo per governare assieme?