di Luigi Altea, 18 gennaio 2017
I due della foto sono responsabili del Partito Democratico.
Responsabili… nel senso che è soprattutto imputabile a loro la colpa della fondazione del PD.
Di Veltroni sappiamo già tutto.
Appena ha perso la presa sulla macchina del partito, è passato dietro la macchina da presa.
Di Rutelli si sa che è nato un certo giorno.
Certo, ma non sicuro.
Diciamo che è nato in un giorno qualsiasi della settimana, nel pieno di un mese in un anno del secolo scorso.
E’ nato radicale.
Accortosi che dopo i digiuni a staffetta, quando arrivava il suo turno non era mai rimasta trippa per i gatti, decise di cambiare partito.
Ma quale?
Esitò per un bel po’.
Poi, siccome gli piacevano gli spinaci, scelse i Verdi.
I Verdi Arcobaleno.
Rutelli ama fare esperienze di tutti i colori.
Però predilige il bianco, che, come si sa, i colori li contiene tutti.
In DL (Democrazia e Libertà) portò la margherita.
Nel PD volle imporre il biancofiore.
Siccome a Bersani piaceva anche “un pochino” il rosa, Rutelli se ne andò sbattendo la porta.
Perché l’orientamento di Cicciobello tende leggermente a destra.
Sempre! Sia quando porta gli slip, sia quando indossa i boxer, scivola di lato. Sul lato destro.
Ora, con qualche mese di ritardo, ho scoperto che Francesco Rutelli è il nuovo Presidente dell’Anica, Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali.
In un certo senso si ricompone il sodalizio con Walter Veltroni.
Li mortacci….!!!
A Maggio andrà sicuramente a Cannes e alloggerà (noblesse oblige) al Martinez.
Se lo incontrerò, e se riuscirò a parlargli, gli chiederò: c’est comment la chicorée française, monsieur Rutellì?
Ma forse, al Martinez, non servono cicoria.
Peccato.


