Quale allegria…

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea, 11 giugno 2017

Chi, tra i sedicenti leader della sinistra, sarebbe capace, oggi, di farsi bastonare dalla polizia per difendere i lavoratori?

Chi è capace, oggi, di custodire un’utopia, di restituire un sogno, d’indicare una speranza?

Nelle campagne elettorali di Sanders e di Corbyn ha colpito particolarmente la massiccia partecipazione dei giovani e dei giovanissimi.

In Italia è impressionante, invece, la loro assenza.

Per tutti, e soprattutto per i giovani, politica vuol dire lotta, ma allo stesso tempo significa progetto, ideali…

La politica deve essere barricata, ma anche luna…

Negli ultimi decenni siamo discesi da Prodi, a Monti/Fornero, a Enrico Letta/Berlusconi, a Renzi/Boschi, a Gentiloni/Alfano.

I cosiddetti leader della sinistra hanno sostenuto tutti quei governi e votato le loro leggi.

E ora, sempre gli stessi, stravedono per Giuliano Pisapia…

E guai a chi glielo tocca!

Per quale ragione i giovani dovrebbero entusiasmarsi?

Per chi ha votato SI` al referendum, contro i loro interessi e contro la Costituzione?

Per chi ha accettato lo stravolgimento dello Statuto del Lavoratori e in cambio dell’art.18 promette un art. 17 e mezzo?

Per chi ha accettato la riforma della “buona scuola”?

Per chi non s’indigna per lo squallido imbroglio del Governo sui voucher?

I giovani hanno sete di cielo… ma per loro si preparano altre sorsate di terra.

Contro di loro, e senza di loro, nessuna Sinistra sarà possibile!

Oggi, dei rimasugli sparsi qua e là, cercano di compattarsi. Delle debolezze cercano di unirsi per formare una forza.

L’obiettivo non è una barricata, e oltre l’orizzonte non c’è la luna.

Il miraggio… è il superamento della soglia di sbarramento.

E dovremmo entusiasmarci?

Povera sinistra!

Quale allegria… canterebbe Dalla.

Quale allegria,
se non riesco neanche più a immaginarti
senza sapere se volare, se strisciare
insomma, non so più dove cercarti
quale allegria…

Ogni accanimento terapeutico sarebbe, a questo punto, inutilmente doloroso. Prolungherebbe la penosa agonia, alimenterebbe pericolose illusioni.

La Sinistra credo debba completare la sua discesa agli inferi.

Per poi rinascere dalle sue ceneri.

Ecco perché mentre assisto all’inevitabile morte di della Sinistra, continuo a conservare il mio ottimismo.

Perché non penso affatto che la Sinistra stia morendo.

Penso che stia resuscitando.

 

 

 

 

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