Una impari lotta

per Luigi Altea
Autore originale del testo: Luigi Altea

di Luigi Altea – 22 novembre 2017

Piero Fassino viene davvero da lontano. Da una famiglia di partigiani e di martiri della Resistenza.

E vuole andare lontano.

I giornali scrivono che sarebbe in lizza con Veltroni per diventare il prossimo presidente della Repubblica.

Forse è per questo che Piero e Walter, un tempo “ragazzi di Berlinguer”, schieratissimi da una parte, poco alla volta hanno cercato di accreditarsi come uomini di mezzo, molto disponibili al dialogo, facitori di pacifici accomodamenti, e di collocarsi stabilmente in una “terra di centro”, e cioè nel campo renziano.

E forse entrambi sentono già il peso dell’alta funzione cui aspirano: compunti, esprimono sofferta preoccupazione per l’avvenire del paese; dolenti, condividono le sofferenze degli italiani; addolorati, si rattristano per le incerte prospettive future; afflitti, costatano le divisioni tra destra, centro e sinistra…

Fassino, benché sembri fatto ad immagine e condoglianza di Veltroni, è però molto diverso.

E deve essere un inguaribile ottimista, se pensa di poter battere Veltroni sul terreno a costui più congeniale.

Il copyright del “ma anche” appartiene a Veltroni, che è stato dirigente del PCI senza essere comunista, che è devoto senza essere credente, che ha “pacificato” fascisti con antifascisti, famiglie di assassini con quelle delle vittime.

Se non fosse un uomo, Veltroni sarebbe un modulo blu della constatazione amichevole.

Fassino, invece, sarebbe il palo contro cui andare a sbattere.

La gara appare impari, e si annuncia difficile…

Piero è troppo spigoloso! Quanti angoli dovrebbe smussare per raggiungere quelle fisiologiche rotondità che in Walter, invece, sono presenti in abbondanza?

Per il male che gli voglio…consiglieri a Piero di rinunciare!

Rifletta sulla figuraccia che ha fatto accettando ingenuamente da Renzi l’ultima grottesca missione impossibile.

Ha ricevuto uova in faccia da tutti, tranne dai socialisti di Nencini, vale a dire da quattro gatti in cerca di trippa.

Persino Bobo Craxi preferisce “raggiungere gli ex comunisti”.

Che beffa, che irriconoscenza!

Fassino, nel libricino che scrisse e che titolò “La passione” (passione per i fessi come me che lo comprarono e lo lessero), affermò che Berlinguer, trovandosi arroccato, morì prima di subire lo scacco matto da parte di Bettino Craxi…

Ora il figlio di Bettino gli manda a dire: preferisco arroccarmi anch’io.

Carissimo Piero, ricordati di essere stato uno stimatissimo dirigente del grande Partito Comunista Italiano.

Di pontieri, di pacificatori, di uomini per tutte le poltrone, è piena l’Italia e ne sono piene anche le scatole.

Se vuoi e se puoi, torna ad essere quello di una volta…

Non permettere a Renzi di usarti, come se tu fossi un Pisapirla qualsiasi.

 

 

 

 

 

 

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