di Fausto Anderlini – 8 dicembre 2017
A babbo morto
Ma mi domando. Cosa pensava Pisapia che Renzi si immolasse sullo ius soli per perdere tre punti a destra e darne altri due a Campo progressista come premio coalizionale in concessione ? Troppo furbo e troppo stupido. Renzi non ha mai creduto alle alleanze. E non ha mai pensato di concedere seggi. La sua linea è assolutamente coerente, e non capisco chi festeggia il suo isolamento come una specie di sconfitta personale. E cioè trasformare definitivamente il Pd (che già non esiste più salvo nelle figurine Panini di Veltroni) nel suo partito personale, aspetto per il quale è indispensabile il controllo assoluto sul gruppo parlamentare. Spostarlo su posizioni rigorosamente centriste, solo emendate da spruzzate civilistiche rispetto al moderatismo culturale tradizionale. E ‘concorrere’ con Forza Italia (ora nei voti, domani con accordi) per guadagnare una centralità perdurante nell’appropriazione di potere. Un macronismo a l’italienne, su due gambe.
Il disegno è già andato in porto. Il centro-sinistra è stato fratturato irreversibilmente. Si tratta ora di ridurre quanto più è possibile, molto sotto il 20 %, il partito di centro renziano spostando i voti a sinistra, su Liberi e Uguali. Tutti coloro che nel Pd richiamano alla necessità di ‘non dividere’ il centro-sinistra e ancora si attardano ad evocare pericoli a babbo morto (Cuperlo e quel che rimane della ‘sinistra interna’, ulivista o meno) mostrano una totale incomprensione di quel che è avvenuto. Aprano gli occhi e scelgano. Se stare col ‘centro’ o con la ‘sinistra’. Ci si può dichiarare inclini a una sinistra più o meno moderata o radicale, oppositiva o governante. Quel che non è più ammissibile nella domanda sull’autocollocazione è dichiararsi di centro-sinistra.



